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Il commercio a Saronno: riflessioni di Pagani e Leva, candidati delle liste che sostengono Gilli

Le riflessioni sul commercio di Fabio Pagani, candidato consigliere comunale di "Azione, Italia Viva, +Europa, Unione Italiana" e Angelo Leva, candidato consigliere comunale della lista civica "Con Saronno - Gilli sindaco"

Una mattinata nel centro di Saronno nella prima domenica "post quarantena"

Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni sul commercio a Saronno di due candidati della coalizione che sostiene la candidatura di Pierluigi Gilli: Fabio Pagani, candidato consigliere comunale di “Azione, Italia Viva, +Europa, Unione Italiana” e Angelo Leva, candidato consigliere comunale della lista civica “Con Saronno – Gilli sindaco”.

Il futuro del commercio a Saronno

Saronno è stata una città industriale: le aree dismesse lo testimoniamo e ancor meglio lo fa lo splendido “Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese” che ogni saronnese dovrebbe visitare per scoprire da dove veniamo.Saronno è, inoltre, ancora una città con un tessuto commerciale vivo e capace di valorizzare il centro cittadino.

Il commercio sta subendo, però, una trasformazione veloce e l’emergenza COVID ha accelerato il fenomeno: gli esperti del settore dicono che in un futuro prossimo, tra i centri commerciali resteranno in vita solo quelli più grandi ad attrattività regionale (vedi “Il Centro” ad Arese o Westfield Milano) e prospereranno quei marchi che sapranno garantire una rete di vendita “fisica” a supporto dell’online.I piccoli e medi centri commerciali saranno le aree dismesse del futuro.Per il commercio di vicinato l’online è una sfida, la possibile chiusura di centri commerciali minori un’opportunità di rilancio.

Queste sono le sfide che noi di Azione, la forza politica che sostiene Gilli nella lista “Azione, Italia Viva, +Europa”, ci sentiamo di affrontare con il nostro candidato sindaco e a fianco dei nostri commercianti: evitare che i nostri figli in futuro possano visitare il “Museo del Commercio del Saronnese”, far sì che il commercio sia sempre più volano della vivibilità della città.In quest’ottica, a mio giudizio, alcune scelte fatte nel recente passato vanno nella direzione sbagliata.

In primis, bisogna dire no a parcheggi a pagamento attorno al centro storico, d’altronde, chi è disposto a pagare un parcheggio quando va in un centro commerciale? E’ pur vero che si perdono degli introiti ma ben maggiore sarebbero i danni derivanti dall’ulteriore impoverimento del tessuto commerciale del centro.In secondo luogo, serve un piano del commercio che miri a rafforzare la struttura esistente: non ha senso vedere le vetrine del centro occupate da studi dentistici e professionali; queste attività devono trovare spazio fuori dal tessuto commerciale consolidato o ai piani superiori dei palazzi. Nessuno va in centro per guardare la vetrina di un dentista!Infine, i centri commerciali hanno manager che si occupano di rendere il centro attrattivo per i grandi marchi anche a beneficio dei negozianti singoli.

L’amministrazione comunale deve supportare le associazioni di categoria ne gestire il commercio nel centro storico con le stesse logiche, imprenditorialità e strumenti usati dai centri commerciali al fine di portare grandi marchi, piccoli imprenditori commerciali e i clienti a vivere quel centro commerciale naturale che è la nostra città.Questa attenzione non è un dovere solo verso i commercianti: una struttura commerciale viva porta benefici economici e sociali a tutta la città.

Fabio Pagani
Candidato consigliere comunale lista “Azione, Italia Viva, +Europa, Unione Italiana”

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Il commercio locale costituito da piccoli negozi risponde alle esigenze immediate della zona in cui esiste, oltre che essere funzionale a quella fascia di popolazione con difficoltà di spostamento. Va quindi protetto come patrimonio della città.

L’esempio da seguire è la città di Parigi dove la sua sindaca Anne Hidalgo vuole creare una città di quartieri dove si può trovare tutto ciò di cui si ha bisogno in 15 minuti da casa. Questo comporta uno studio della viabilità e dei parcheggi perchè il commercio vive sul passaggio delle persone. Una viabilità che consenta l’accesso in sicurezza dei residenti ai negozi e che consenta a persone più lontane di arrivarci comodamente, sia con la propria automobile che magari con mezzi alternativi come la navetta che colleghi i parcheggi più esterni. Parcheggi non a pagamento ma a disco orario in modo da consentire il tempo degli acquisti e il necessario cambio per chi avrà successivamente bisogno di parcheggiare.

Potrà concorrere alla creazione dei flussi di persone il sistema delle feste cittadine e associative che, proprio per questo motivo e anche per un motivo di valorizzazione delle contrade, è bene che vengano tenute negli spazi del commercio locale e del patrimonio storico della città.

Angelo Leva
Candidato consigliere comunale lista civica “Con Saronno – Gilli sindaco”

 

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 11 Settembre 2020
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