«Sono ovviamente destituite di ogni fondamento notizie di qualsiasi tipo circa un mio interesse per una eventuale privatizzazione del nostro ospedale, né sono a conoscenza di fondazioni che perseguirebbero quel fine». Lo puntualizza su Facebook il sindaco di Saronno Augusto Airoldi in seguito alle dichiarazioni del comitato saronnese dell’associazione Attac Italia, che insinuava l’assenso del primo cittadino ad un’eventuale privatizzazione dell’ospedale di Saronno.

Il sindaco continua ricordando la lettera di una ventina di sindaci del Saronnese inviata a Palazzo Lombardia per chiedere rassicurazioni sul futuro dell’ospedale di Saronno. «Vale appena la pena ricordare che, solo pochi mesi dopo la mia elezione, (febbraio 2021) ho radunato ben 19 Sindaci del nostro territorio, in rappresentanza di poco meno di 200.000 cittadini, per chiedere formalmente all’allora Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, informazioni circa le sue intenzioni sul nostro ospedale e, soprattutto, per sollecitare un “ormai urgente” piano di rilancio. Quella richiesta è rimasta senza alcuna risposta e medesima sorte hanno avuto ulteriori interlocuzioni con la Commissione Welfare ed il Direttore Generale della sanità lombarda, dott. Pavesi».

«Nonostante ciò la mia amministrazione si è fatta carico di progettare, allestire e mettere gratuitamente a disposizione della sanità pubblica Lombarda, per l’intera durata della emergenza pandemica, un centro vaccinale che ha permesso di effettuare quasi 180.000 vaccinazioni anti Covid – continua Airoldi -. Perché da Sindaco mi interessa, innanzitutto, la salute dei cittadini del nostro territorio. Domandare strumentalmente se io sia interessato a privatizzare la sanità qualifica chi pone tale domanda, darne pubblica informazione senza preventiva verifica, pure».