Prima soccorritore, poi soccorso. È la storia che racconta Alessandro Borgonovo (nella foto), 52 anni, volontario di Croce Rossa da 32 e istruttore 112/118.

Presta il suo servizio con la Croce Rossa di Lomazzo e si occupa fra le altre cose di formazione a diversi livelli: dalla formazione dei soccorritori di ambulanza ai corsi per la defibrillazione cardiaca precoce. Nella vita si occupa di informatica e telecomunicazioni (per lavoro e diletto) da diversi anni.

«Per la prima volta in 32 anni mi sono ritrovato soccorso e non soccorritore – racconta -. All’inizio dell’emergenza ho aiutato diverse persone poi risultate positive al coronavirus, poi mi sono ammalato io stesso. Lì è cominciata la mia “avventura”, che, tenuto conto anche della mia esperienza in ambito sanitario, non avrei mai pensato fosse così “dura”. Ho avuto un’importante crisi respiratoria e sono rimasto ricoverato 30 giorni fra Como e Milano».

Una volta dimesso, guarito e fortunatamente senza conseguenze, Borgonovo ha deciso di raccontare la propria esperienza a chi ancora oggi non crede nell’esistenza di questo killer invisibile: «È la “mia” realtà dei fatti – spiega -. Ho scritto un racconto e creato un blog che mi permette di stare sempre in contatto con tutti coloro che hanno deciso di impiegare del tempo nella lettura (veloce e scorrevole) della mia esperienza».

IL RACCONTO DI ALESSANDRO BORGONOVO