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Rapine a Saronno, il giudice rifiuta il patteggiamento. “Pena troppo lieve”

A processo un 34enne accusato di quattro diversi episodi ai danni di anziane: la difesa e il Pm avevano concordato una pena corredata da risarcimento, ma il Gip ha deciso che non era adeguata

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Accusato di ben quattro rapine avvenute nel Saronnese, un 34enne cittadino marocchino andrà a processo al tribunale di Busto Arsizio.
Lo ha deciso il Gip Piera Bossi, in modo un po’ inatteso: il giudice ha infatti rifiutato il patteggiamento su cui avevano trovato un accordo il Pm e la difesa del 34enne.

Accusa e difesa concordavano su una pena di quattro anni e sei mesi, accompagnata dal risarcimento alle vittime per il danno cagionato dalle rapine (in un caso all’uomo è contestato anche il reato di lesioni).

Il giudice ha però ritenuto non congrua la proposta di pena concordata: non ha concesso le attenuanti e ha trasmesso il fascicolo al presidente del tribunale, che dovrà assegnarlo ad altro giudice.

Deve dunque essere fissata la nuova udienza. «Porteremo in quella sede, nel processo con rito abbreviato, la prova dei versamenti di risarcimento delle vittime» dice l’avvocato difensore del 33enne, Rossella Pitrone, che sottolinea appunto come la proposta di patteggiamento comprendesse anche la transazione economica a beneficio delle vittime.

Il giudice ha respinto il patteggiamento in virtù del danno cagionato alle vittime (alcuni erano anziani) e della pericolosità sociale dell’imputato.
Il 34enne infatti era uscito dal carcere da pochi mesi, dopo ben dieci anni di detenzione per il reato di omicidio volontario, avvenuto in provincia di Roma: nel corso di una lite aveva colpito un 22enne – suo coetaneo – rumeno, Daniel Valentin Marin, ferendolo con un punteruolo. Inizialmente le ferite non sembravano gravi, ma il ragazzo era poi morto per complicazioni.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 27 Aprile 2023
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