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Erba (M5S Lombardia): “Henkel di Lomazzo esempio di delocalizzazione. Urge cambiare la legge”

Il consigliere regionale Erba contro le parole di Bonomi sul Disegno di Legge 'Orlando-Todde' relativo al contrasto alle delocalizzazioni selvagge: "Invece che creare un nuovo far west dobbiamo lavorare per rafforzare e incentivare le imprese che investono e credono nella responsabilità sociale d’impresa"

Henkel di Lomazzo, sciopero davanti all'azienda

«Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, con il suo attacco al Disegno di Legge ‘Orlando-Todde’ sul contrasto alle delocalizzazioni selvagge, non fa un favore né ai lavoratori né a molti imprenditori che rappresenta. Molte multinazionali con la scusa dell’emergenza Covid, pur non avendo situazioni di crisi, hanno colto l’occasione per riorganizzare la produzione e dar luogo a delocalizzazioni selvagge».

Inizia così il comunicato del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Raffaele Erba, a supporto del disegno di legge anti-delocalizzazioni proposto dal ministro del Lavoro Andrea Orlando (Pd) e dalla sottosegretaria allo Sviluppo economico Alessandra Todde (M5s).

Proprio a Lomazzo, in provincia di Como, ha chiuso definitivamente lo scorso 30 giugno lo stabilimento della Henkel, storico marchio presente sul mercato italiano come Società Italiana Persil (poi acquisita dalla multinazionale tedesca) dal 1933 che produce ammorbidenti e detersivi liquidi per il bucato e la pulizia dei piatti a mano per conto dei maggiori marchi del settore, Dixan, Nelsen, Perlana.

La chiusura dell’azienda, che dava lavoro a circa 150 persone, era stata annunciata come un fulmine a ciel sereno lo scorso febbraio. Lo stabilimento di Lomazzo non è stato più giudicato strategico dalla multinazionale tedesca , che ha spostato la produzione a Ferentino, in provincia di Frosinone, offrendo a 20 lavoratori una ricollocazione. Dopo mesi di trattative lo scorso luglio i lavoratori hanno accettato un’ipotesi di accordo con la proprietà per la risoluzione della vertenza sindacale aperta sullo stabilimento di Lomazzo.

Henkel di Lomazzo, i lavoratori accettano l’ipotesi di accordo

«Quando un’azienda si inserisce in un territorio ne diventa parte integrante e il suo sviluppo si lega a doppio filo con quello del luogo dove è sorta – continua il consigliere regionale Erba -. Per questo è fondamentale garantire che essa non delocalizzi e rimanga nel nostro Paese. Gravissime le conseguenze: perdiamo posti di lavoro, produttività e facciamo saltare aziende collegate alla filiera locale. Con il suo attacco Bonomi chi vuole rappresentare? Sicuramente non le piccole e medie imprese italiane che compongono l’ossatura del nostro tessuto produttivo. Invece che creare un nuovo far west dobbiamo lavorare per rafforzare e incentivare le imprese che investono e credono nella responsabilità sociale d’impresa».

La ferrovia che divide Henkel e ComoNext, “il paradosso di viale Como”

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 23 Agosto 2021
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