I saronnesi li avranno visti circolare in questi giorni, giovani e pieni di energie sulle loro biciclette: sono i ragazzi e le ragazze volontarie che stanno partecipando alla seconda settimana di “Giovani in Campus”, l’iniziativa che viene proposta ogni estate dall’InformaGiovani, l’ufficio di Politiche Giovanili del Comune di Saronno.

Ogni anno l’InformaGiovani dà questa opportunità ai ragazzi che vogliono cimentarsi in un’esperienza di cittadinanza attiva e partecipata, prendendosi cura del luogo in cui vivono e offrendo manovalanza al Comune.

Dopo aver rinunciato lo scorso anno ad ogni tipo di attività a causa della pandemia, quest’anno il campus estivo dell’InformaGiovani coinvolge 21 ragazzi tra i 14 e 17 anni ed è stato strutturato formando tre squadre di lavoro, ognuna composta da sette volontari, compresi i giovani di servizio civile e della leva civica. 

I tre gruppi sono addetti rispettivamente alla rigenerazione urbana, prendendosi cura degli spazi urbani e delle aree verdi della città, alla manutenzione del Parco Lura e a quella del cortile esterno del Museo della Ceramica Gianetti. 

E così i giovani volontari stanno prestando il proprio servizio per rendere più bella e pulita la città, affiancati dagli addetti comunali che coadiuvano le operazioni mettendo in campo la loro esperienza e conoscenza.

La squadra degli spazi urbani, dopo aver dipinto le panchine in cemento del parco di via Amendola nel quartiere Matteotti, in questi giorni si sta dedicando alla manutenzione delle panchine nelle zone principali del centro città, tra cui Corso Italia e quelle del quartiere Santuario, e delle aree verdi di Saronno. 

Allo stesso modo la squadra del Parco Lura continua a prestare servizio per sistemare alcuni viali di accesso al Parco e per raccogliere i rifiuti abbandonati, mentre i ragazzi addetti alla sistemazione del giardino esterno del Museo Gianetti proseguono con i loro interventi di manutenzione del verde.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di offrire un’esperienza di cittadinanza attiva ai ragazzi, affiancati e supportati da educatori e maestri del lavoro, per far conoscere loro gli spazi della città, per valorizzarli e per riappropriarsi di quei piccoli tesori del luogo in cui questi ragazzi vivono.