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Saronno, approvata all’unanimità la variante al piano di recupero di uno stabile su Corso Italia

Dell'argomento si era già discusso lo scorso luglio, quando l'allora maggioranza approvò il piano di recupero dello stabile

Generica 2020

È stata approvata all’unanimità la variante al piano di recupero di uno stabile su Corso Italia, in pieno centro città, un edificio compreso tra la via principale, vicolo Santa Marta e via Genova.

Dell’argomento si era già discusso lo scorso luglio, quando l’allora maggioranza approvò il piano di recupero. La convenzione tra l’attuatore e il Comune di Saronno venne stipulata nel 2011. L’intervento, non ancora portato a termine, si configura come una diversa distribuzione dei volumi convenzionati, senza incidere sui parametri urbanistici approvati in precedenza dal Comune. Il piano di recupero prevede una serie di interventi di manutenzione straordinaria dell’edificio posto ad angolo tra Corso Italia e Vicolo Santa Marta e la demolizione (con successiva ricostruzione di un nuovo edificio residenziale sei piani fuori terra) del fabbricato posto tra la vecchia chiesa e l’edificio collocato su Corso Italia / angolo via Genova.

GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI IN ORDINE

De Marco (Forza Italia):L’intervento è certamente migliorativo rispetto a quello del 2011. Si inserisce benissimo nel contesto ambientale. Come Forza Italia esprimo un parere positivo a questo intervento.

Lorenzo Puzziferri (Obiettivo Saronno): Corso Italia è il nostro biglietto da visita per chi viene da fuori e vuole conoscere la nostra città. Il progetto grazie all’assessore Merlotti crea una sintonia con gli edifici adiacenti. Da questo punto di vista Corso Italia migliorerebbe dal punto di vista estetico. La ristrutturazione dell’immobile garantirà anche un miglioramento della classe energetica.

Rufini (Tu@ Saronno): La variante è conforme alla disciplina urbanistica, al regolamento edilizio e al regolamento di igiene e il piano di recupero in essere resta sostanzialmente intatto. Si tratta di un intervento che pone solo problematiche di tipo estetico e come tali soggettive. Per quanto mi riguarda valuto positivamente l’allineamento in altezza degli edifici, la coerenza delle aperture e le vetrine ad arco al piano terra che danno continuità a quello che già esiste.

Alessandro Fagioli (Lega):Qualche mese or sono quando presentammo questo piano in Consiglio comunale ci fu chi quasi si stracciò le vesti dicendo che era l’ennesima variante che si portava in essere. Mi fa piacere che finalmente passa il concetto che il bello o il brutto da parte dei consiglieri è sacrosanto, ma non può essere determinante. Quando portammo questo piano sembrava essere una tragedia per la città perché andava a imbruttire Corso Italia, oggi sento posizioni differenti.

Licata (Pd):  Nel mese di luglio questo non fu un argomento molto dibattuto. Il contributo che fu portato durante quella conversazione consiliare era relativo ad un timore verso le altezze che venivano sviluppate con questo tipo di intervento. Secondo me fu una semplice richiesta di chiarimento al seguito di una relazione di un assessore. Nessuno si è stracciato le vesti, il fatto è che a fronte di una richiesta di chiarimento la risposta fu banale.

Guaglianone (Fratelli d’Italia): È un piano che era già passato in Consiglio comunale a luglio e che non vede nessuna modifica sostanziale. Voterò a favore, ma non posso non notare il fatto che Tu@ Saronno aveva votato contro e adesso ha cambiato idea, lo stesso consigliere Licata ha cambiato idea per un piano che è uguale a luglio.

Mattia Catteneo (Lista civica “Augusto Airoldi Sindaco”): Le scelte politiche fatte in tema di urbanistica e di viabilità negli scorsi decenni non sono state neutre rispetto al tema dello sviluppo e dell’attrattiva del centro città. Ricordiamoci che le scelte che faremo in questi anni determineranno poi il futuro della città. Stiamo attenti a non favorire la nascita di ulteriori “non luoghi”.

Raffaele Fagioli (Lega): A luglio del 2020 l’illustrazione dell’assessore all’urbanistica non fu così dettagliata perché il progetto era già passato nella commissione competente. A luglio le forze in campo erano opposte rispetto ad adesso. Ha senso che la maggioranza si assuma la responsabilità del governo, non si può rinnegare una decisione politica di qualche mese fa in un modo così poco elegante e poco trasparente. Sarebbe stato più onesto dire a luglio che il progetto non aveva nessuna criticità.

 

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Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 19 Febbraio 2021
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