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Caronno Pertusella, didattica a distanza anche per l’Istituto Comprensivo Alcide De Gasperi

La dirigente scolastica Marina Fausto ha raccontato come l'Istituto, che comprende una scuola secondaria, tre primarie e due scuole dell'infanzia, sta approcciando alla didattica online per far fronte all'emergenza sanitaria

Generico 2018

La didattica a distanza arriva anche all’Istituto Comprensivo Alcide De Gasperi di Caronno Pertusella. Sono diversi i plessi scolastici che ne fanno parte e dislocati sul territorio, dalla scuola secondaria “A. De Gasperi” alle primarie “Ignoto Militi”, “Giovanni Pascoli” e “Sant’Alessandro”, oltre alle scuole dell’infanzia “Collodi” e “Montessori”.

Un passo verso l’utilizzo di strumenti tecnologici e telematici dettato dall’emergenza Coronavirus e dal desiderio di garantire comunque il diritto all’istruzione, come spiegato dalla dirigente scolastica Marina Fausto, tra complicanze più che legittime, a fronte di una situazione inaspettata, e la volontà di stare vicino agli alunni di tutte le età: “Stiamo seguendo le direttive ministeriali che spingono sulla didattica a distanza per non abbandonare i nostri alunni, e in questo senso stiamo organizzando delle riunioni telematiche con i docenti per capire il modo migliore con il quale programmare e strutturare le lezioni. Per la scuola secondaria sono già state attivate le classi virtuali utilizzando piattaforme che permettono di caricare il materiale didattico e di interagire con gli studenti. Siamo ben consapevoli del fatto che la didattica online andrebbe progettata e strutturata preparando prima anche gli stessi ragazzi, ma a fronte di questa emergenza i docenti si sono attivati con tanto entusiasmo e tanta voglia di non abbandonare gli alunni“.

Tanta buona volontà a sostegno di tutti, dunque, anche se con i più piccoli delle scuole primarie la sfida tecnologica presenta qualche ostacolo in più: “Per la scuola primaria, soprattutto per i bambini più piccoli, i docenti stanno comunque procedendo inviando compiti e attività. Purtroppo con loro è necessario un maggior coinvolgimento e molti genitori non possono essere presenti per cause lavorative. Molti bimbi stanno con i nonni e non tutti hanno gli strumenti per accedere alla didattica a distanza. I nostri insegnanti si stanno attrezzando con piccoli Power Point o registrazioni vocali, in modo da far sentire ai bambini la vicinanza e la voce del docente. Sono tutte cose su cui stiamo lavorando per i nostri studenti. Posso assicurare che ci stiamo muovendo su tutti i fronti, tengo moltissimo al fatto che la scuola continui a mantenere il ruolo di comunità educante sul territorio. Non è semplice in quanto non eravamo pronti ad affrontare questa situazione, ma con la collaborazione dei docenti, senza mai incontrarsi fisicamente, stiamo cercando di garantire al massimo il diritto di istruzione dei ragazzi. Anche tra i genitori c’è collaborazione sull’uso degli strumenti online, ognuno nel suo piccolo sta facendo il massimo. Ovviamente le difficoltà ci sono perché l’utenza è varia e non tutti hanno la stessa possibilità di accedere agli strumenti telematici”.

La dirigente scolastica ha concluso esprimendosi sulla delicata situazione attuale, sia a livello generale, sia nel rapporto con il modo di fare scuola che è mutato per cause maggiori: “Sicuramente questa emergenza ci ha costretto a rivedere il modo di fare scuola, il passo verso la digitalizzazione andava fatto comunque ma siamo stati costretti ad accelerare. E’  fondamentale la buona volontà, che riscontriamo davvero in tutti. Posso dire che oggi la consapevolezza della gravità delle circostanze, anche grazie ai mezzi di comunicazione, sembra essere maggiore. Si nota soprattutto il senso di solidarietà, la volontà di aiutarsi e di dare una mano ai più bisognosi, portando ad esempio la spesa e i farmaci. Da un momento quasi di leggerezza, si è passati a una vera presa di coscienza: stare a casa ed evitare contatti è l’unica cosa da fare.

Da ogni situazione negativa possiamo trovare spunti per rinascere, e questo vale a livello di scuola e a livello di società. Ci troviamo in una circostanza che ci costringe a riflettere su noi stessi, e da cui possono davvero nasce spunti interessanti. Nonostante tutto, sono certa che questa sia una crisi da cui ci rialzeremo”.

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Pubblicato il 13 Marzo 2020
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