“Sniper Alley – To My Brother”: a Glocal DOC la memoria di Sarajevo
Una fotografia può restituire un fratello perduto. È da questa intuizione che nasce Sniper Alley – To My Brother, il documentario di Cristiana Lucia Grilli e Francesco Toscani in programma mercoledì 5 novembre alle 18.30 al MIV – Multisala Impero di Varese, all’interno della terza edizione del Festival Glocal DOC 2025. La proiezione sarà a ingresso gratuito, con prenotazione consigliata, e vedrà la presenza dei due registi in sala.
Ingresso GRATUITO. PRENOTA QUI
Il film segue la storia vera di Džemil Hodžić, un uomo che da anni porta avanti il progetto “Sniper Alley” per ritrovare le fotografie del fratello Amir, ucciso a soli 16 anni durante l’assedio di Sarajevo. Attraverso archivi, scatti di reporter di guerra e incontri con chi ha condiviso quell’epoca, Sniper Alley – To My Brother intreccia il dolore privato con la memoria di una città, restituendo umanità a una tragedia che ha segnato un’intera generazione. Le immagini diventano così testimonianza, ponte tra passato e presente, e linguaggio universale per raccontare la ricostruzione dopo la guerra.
In una dichiarazione congiunta, Cristiana Lucia Grilli e Francesco Toscani descrivono il loro film come profondamente legato allo spirito del festival:
“Sniper Alley – To My Brother è un film profondamente ‘glocal’ perché nasce da una storia intima e locale — quella di Džemil Hodžić, che attraverso il progetto ‘Sniper Alley’ cerca le fotografie del fratello ucciso durante l’assedio di Sarajevo — e la trasforma in una riflessione universale sul dolore, la memoria e la ricostruzione umana dopo la guerra.
Il documentario unisce il linguaggio visivo dei reporter internazionali alle voci e ai volti di una città che ancora oggi porta le cicatrici del conflitto, creando un ponte fra la dimensione personale e quella collettiva.
In questo modo, una vicenda nata nei Balcani diventa specchio di ogni comunità ferita dal trauma della guerra e della perdita, restituendo valore globale a una storia locale. GLOCAL, per noi, significa proprio questo: partire da un luogo preciso per parlare a tutti, ricordando che dietro ogni fotografia, ogni città e ogni fratello perduto, c’è un’umanità che ci riguarda.”Ingresso GRATUITO. PRENOTA QUI
Girato tra Sarajevo e l’Italia, il documentario mette insieme materiali d’archivio, testimonianze e immagini contemporanee per raccontare la resilienza di chi cerca la verità attraverso la memoria. È un’opera che parla di guerra ma anche di amore, fratellanza e speranza, e che riflette sul ruolo dell’immagine nel custodire la vita di chi non c’è più.
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