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Con il Gruppo Astronomico Tradatese una serata su vita extraterrestre e paradosso di Fermi

Lunedì 4 marzo (ore 21) al cine teatro Grassi, sarà ospite degli astrofili tradatesi il Prof. Gabriele Ghisellini

galassia spazio

Mentre lavorava nei  laboratori di Los Alamos il 20 maggio 1950, alla mensa del laboratorio Enrico Fermi prese parte a una conversazione relativa ad un  recente avvistamento di un oggetto spaziale non identificato, riportato con enfasi (allora coma adesso…) dalla stampa. La conversazione si protrasse su vari argomenti correlati, finché improvvisamente Fermi esclamò: «Dove sono tutti?» («Where is everybody?»). Si tratta del cosiddetto ‘paradosso di Fermi’ che si può riassumere in questo modo: dato l’enorme numero di stelle nell’universo osservabile, è naturale pensare che la vita possa essersi sviluppata in un grande numero di pianeti e che moltissime civiltà extraterrestri evolute siano apparse durante la vita dell’universo. Ma se la nostra galassia pullula di civiltà sviluppate, dove sono tutte quante? Ovvero: se ci sono così tante civiltà evolute, perché non ne abbiamo ancora ricevuto le prove, come trasmissioni radio, sonde o navi spaziali?

Sarà questo il tema della suggestiva  serata organizzata dal GAT, Gruppo Astronomico Tradatese.  Lunedì 4 marzo (ore 21) al cine teatro Grassi, sarà ospite degli astrofili tradatesi il Prof. Gabriele Ghisellini, astrofisico di fama internazionale dell’Osservatorio di Brera-Merate.

Il “paradosso di Fermi” sembra in netto contrasto con la famosa equazione formulata quasi contemporaneamente (al paradosso di Fermi) da Drake, secondo la quale,  in base alla valutazione di una serie di parametri astrofisici, non possiamo essere soli nell’Universo.

La soluzione più semplice al paradosso di Fermi sarebbe dimostrare che la probabilità che la vita si evolva spontaneamente nell’Universo fino a produrre una civiltà evoluta sia estremamente bassa. Di sicuro, sono molti i fattori  contemporaneamente necessari perché la vita come la intendiamo, basata sul carbonio, possa evolversi su un pianeta. Fattori astronomici, come la posizione all’interno della galassia, l’orbita percorsa dal pianeta intorno alla sua stella centrale e la tipologia di quest’ultima, la sua ellitticità e l’inclinazione dell’orbita, nonché la presenza di satelliti naturali dalle caratteristiche speciali come la nostra Luna. Soprattutto, in presenza di condizioni ambientali favorevoli, i componenti genetici della vita, a partire dalle molecole complesse di DNA con capacità di auto-replicazione, sono entità chimiche di elevatissima complessità, per lo sviluppo delle quali non si hanno allo stato attuale modelli provati e verificabili. Inoltre, la nascita della vita nella forma conosciuta, lo sviluppo di forme di vita intelligente e quindi di civiltà richiede che si verifichino molte altre coincidenze. Ma la scoperta recente  che quasi ogni stella della Via Lattea  possiede pianeti, quindi che solo nella Via Lattea esistono  miliardi di pianeti, alcuni dei quali perfettamente abitabili e ricchi di acqua liquida,  impone una discussione approfondita su  questa che è una delle domande più esistenziali che l’ Umanità  si fa da millenni. Sarà questo il tema centrale della  affascinante serata del 4 Marzo (sempre libera e gratuita) del Prof. Ghisellini al Cine Grassi di Tradate.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 01 Marzo 2024
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