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Lo scrittore Marco Erba allo Zappa di Saronno per presentare “Città d’argento”

L'incontro nell'ambito del progetto “Se leggo mi ispiro”

Lo scrittore Marco Erba allo Zappa di Saronno per presentare “Città d’argento”

A conclusione del ciclo di incontri con gli autori previsti per l’anno scolastico 2022/23, nell’ambito del progetto “Se leggo mi ispiro” dell’ITC Zappa di Saronno, è intervenuto – per la seconda volta da quando esiste quest’attività – lo scrittore Marco Erba, presentando il suo ultimo lavoro: “Città d’argento”.

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Lo scrittore Marco Erba allo Zappa di Saronno per presentare “Città d’argento” 4 di 6

Questo romanzo, storia intensa di amicizia, rivalità e perdono, racconta di Greta, una ragazza che vive a Milano e che pratica nuoto a livello agonistico. Figlia di un bosniaco mussulmano e di un’italiana, lei dovrà recarsi a Sarajevo per una gara e qui il padre, Edin, sarà costretto a fare i conti col suo terribile passato. La guerra nella ex-Jugoslavia, infatti, viene mostrata in tutta sua orrenda e folle realtà nei capitoli del libro che portano alla luce i ricordi di quest’ultimo. Una guerra dimenticata, accaduta a un passo dalle coste italiane, ancora oggi oggetto di interpretazioni negazioniste e travisamenti ideologici.

Lo scrittore infatti, sapendo di aver trattato un argomento forte, che merita di essere approfondito, ha aperto l’incontro con una breve lezione di storia contemporanea: dal generale Tito che fece di quel territorio un luogo multietnico (privo però di italiani, come gli orrori delle foibe hanno poi mostrato) a Ratko Mladić, detto “il boia dei Balcani” e responsabile del genocidio di Srebrenica.

E “città d’argento” altro non è che la traduzione letterale di Srebrenica, appunto, luogo da cui Edin fugge per cominciare una nuova vita a Milano. Eppure, come lo scrittore ha avuto modo di raccontare, in questa cupa tragedia non sono mancati esempi di commovente generosità e di perdono. Lui stesso, visitando la Bosnia di recente, ha potuto raccogliere diverse testimonianze di persone che hanno scelto di non odiare il proprio nemico: da Jovan Divjak, generale serbo che scelse di difendere i bosniaci a Sarajevo a Sena, che assunse nel suo locale il cecchino che uccise suo figlio. La stessa Greta, protagonista del romanzo, imparerà a perdonare la sua rivale (in vasca e in amore) e a ricominciare a vivere senza odio.

Le classi 5AAF, 5ATU, 4CTU, 4ARI, 3BRI e 3BSA dello Zappa hanno seguito con attenzione la lezione di Marco Erba e gli hanno poi rivolto domande interessate, da cui è nato un dibattito. Infine gli hanno mostrato alcuni booktrailer realizzati per l’occasione. L’evento si è concluso con la firma, da parte dello scrittore, delle copie del romanzo.

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Pubblicato il 29 Marzo 2023
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