Un modo diverso per celebrare l’8 marzo. È quello scelto dal movimento de “I sentinelli di Milano” che hanno organizzato questa mattina un flashmob davanti all’ospedale di Saronno.

Motivo del presidio spiegato da volantini e cartelloni esposti dalla decina di manifestanti prsenti: «Il presidio saronnese ha il 100% del personale di ginecologia e ostetricia obiettore alla pratica di interruzione di gravidanza. La protesta denuncia questo fatto grave, non unico in Lombardia. Altre 6 strutture ospedaliere condividono questo triste primato, nonostante la legge 194 Art 9 che oltre ad ammettere l’obiezione ne esclude il 100% di tale pratica imponendone gli interventi – spiega uno degli organizzatori della protesta, Luca Palatini, sul proprio profilo social -. L’obiezione di coscienza favorisce gli aborti clandestini, una violenza alla dignità delle donne».

Il tema dell’obiezione di coscienza diffusa in diversi presidi ospedalieri era stata sollevata recentemente da un articolo dell’Espresso, che individuava nell’ospedale di Gallarate (anch’esso sotto l’egida dell’Asst Valle Olona come Saronno) uno di quelli col maggior tasso di personale obiettore alla pratica di interruzione di gravidanza, un dato radicato negli anni visto che Varesenews ne aveva parlato già nel 2013.

QUI L’ARTICOLO SULL’INCHIESTA DELL’ESPRESSO

All’ospedale di Gallarate non si effettuano interruzioni di gravidanza: una situazione denunciata già 10 anni fa

QUI L’ARTICOLO DEL 2013 SU VARESENEWS

Aborto: “Negli ospedali ci sono troppi obiettori”