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Sicurezza nel Parco delle Groane, numeri e messaggi rassicuranti per il presente e il futuro

Si è tenuto oggi a Solaro l'incontro con l'assessore regionale alla Sicurezza La Russa, occasione di confronto sul tema sicurezza all'interno del parco con le polizie locali, le province e i sindaci dei Comuni coinvolti

Sicurezza nel Parco delle Groane, numeri e messaggi rassicuranti per il presente e il futuro

Numeri e messaggi rassicuranti rispetto al passato, per il presente e il futuro della sicurezza del territorio del Parco delle Groane e della Brughiera, quelli elencati e pronunciati martedì 10 gennaio dai comandanti della polizia locale, dagli amministratori e dall’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Romano La Russa nell’incontro di confronto organizzato questa mattina nell’auditorium della sede del Parco a Solaro.

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Dopo il saluto del presidente del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea, Emiliano Campi, che ha sottolineato l’importante lavoro delle polizie locali, il fondamentale sostegno della Regione e l’ottimo clima di collaborazione che si respira tra i Comuni che compongono il Parco, ha preso la parola l’assessore regionale Romano La Russa. Regione Lombardia ha infatti finanziato il “Progetto Groane” per interventi di sicurezza urbana e servizi straordinari di controllo del territorio attraverso le polizie locali.

“Solo con la sinergia e la collaborazione si può preservare un territorio che ci sta a cuore – ha detto La Russa – voglio ringraziare le donne e gli uomini delle polizie locali, e gli amministratori dei comuni interessati per l’impegno che mettono ogni giorno nel loro lavoro. Da tempo ci viene chiesto di allargare il “Progetto Groane”, allargarlo possibilmente ad altri comuni. Lo faremo, ma credo che sia importante anche sensibilizzare i cittadini e le altre realtà del territorio, come le associazioni, a tornare a vivere il parco, a passeggiare con la serenità che il luogo merita. Regione Lombardia c’è e ci sarà nel futuro – ha aggiunto – siamo alla fine della legislatura, io ovviamente spero di potere mantenere le deleghe anche nei prossimi cinque anni. Ma non si deve mai abbassare la guardia. Purtroppo anche in Lombardia, nel Milanese, vi sono aree verdi, come il boschetto di Rogoredo che sono state lasciate in balìa della criminalità e sono difficili da recuperare”.

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Si sono poi alternati negli interventi i due comandanti delle polizie locali capofila del Progetto Groane per l’anno 2022, Claudio Delpero, comandante di Meda per i comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno, la Provincia di Monza e Brianza, oltre all’Ente Parco delle Groane, quindi Pasquale Tardi, comandante della polizia locale di Limbiate per i Comuni di: Limbiate, Bovisio, Solaro, Ceriano Laghetto e Cogliate. Erano state proprio le amministrazioni capofila del progetto a chiedere la verifica di fine anno.

“Per il servizio specifico, tra giugno e novembre – ha spiegato brevemente Delpero, dopo aver ringraziato i tanti colleghi presenti e gli amministratori – abbiamo identificato 271 persone sulle 604 controllate, 2 le denunce. Abbiamo controllato 451 veicoli, elevato 99 verbali e ritirato 3 patenti. L’obiettivo è sicuramente tornare a garantire una frequentazione spensierata del parco da parte delle famiglie, grazie agli interventi sia all’interno sia all’esterno dell’area verde” ha aggiunto. Per la città di Meda ha poi parlato Fabio Mariani, assessore alla Sicurezza, presente con il vicesindaco Alice Villa. Mariani ha sottolineato la valenza del “Progetto Groane” e ringraziato Regione Lombardia e tutte le polizie locali protagoniste del controllo del territorio.

La parola è tornata poi ai comandanti delle locali. “I nostri controlli hanno interessato 1.732 persone – ha spiegato Tardi – con 931 identificazioni e 13 denunce, 8 le patenti ritirate e in un caso la persona aveva documenti falsi, abbiamo sequestrato anche 2,5 grammi di sostanze stupefacenti”.

Sono stati in seguito i tre sindaci presenti a prendere parola, ad iniziare da Roberto Crippa di Ceriano Laghetto, che ha sottolineato come la situazione sia migliorata in modo evidente rispetto al passato. “Questo territorio ha vissuto periodi bui, oggi per fortuna il fenomeno dello spaccio è più circoscritto. Lo abbiamo visto anche dopo il servizio di Striscia la Notizia. Lasciatemi esprimere la gratitudine verso tutte le persone in divisa che garantiscono la nostra sicurezza”.

Magda Beretta, sindaca di Senago, dopo aver fatto un breve focus sul progetto relativo ai comuni di Senago e Bollate ha ricordato l’importanza di istituire un tavolo di coordinamento anche con le Prefetture che insistono sul Parco (Milano, Monza e Brianza e Como). Una questione condivisa con tutti i sindaci, come ha ricordato Nilde Moretti, primo cittadino di Solaro, che ha chiesto che la piaga dello spaccio nei boschi sia affrontata però anche dal punto di vista sociale, poiché la vendita della droga a ridosso della Provinciale è difficile da debellare fino a quando la domanda degli assuntori sarà così elevata.

A margine dell’evento la Polizia Provinciale di Monza e Brianza, che con il comandante Flavio Zanardo aveva coordinato la precedente fase del “Progetto Groane” ha mostrato a scopo dimostrativo alcuni oggetti sequestrati nel corso dei mesi di operazioni, da sostanze stupefacenti a vere e proprie armi bianche utilizzate dagli spacciatori per creare varchi nei boschi. Prima dell’inizio dei lavori del convegno, c’è stato spazio anche per l’irruzione e dimostrazione del pastore tedesco Ultimo, in servizio presso la società Hs Security Swiss, che ha subito puntato e scoperto lo stupefacente presente nel salone tra gli oggetti sequestrati dalla polizia provinciale.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 10 Gennaio 2023
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