Vestito di nero e con il volto coperto da un passamontagna aveva preso di mira da giugno dello scorso anno le chiese di Muggiò e le auto posteggiate in sosta.

Sulla vicenda hanno indagato per oltre un anno i carabinieri di Desio, da quando l’uomo, nel 2021, aveva incendiato il portone d’ingresso principale della chiesa San Carlo di  Muggiò, in Brianza. In quell’occasione le fiamme si erano spente da sole nel giro di qualche minuto, senza causare ulteriori danni, ma ad accorgersi dell’accaduto era stato un residente, che aveva prontamente allertato le forze dell’ordine.

Dalla visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, gli investigatori avevano avanzato una prima ipotesi che il piromane potesse essere uno dei residenti del paese e che si spostasse con un’auto. Da allora un’escalation di atti vandalici, dove l’individuo con lo stesso modus operandi cospargeva di liquido infiammabile i portoni dei luoghi prescelti per poi appiccare il fuoco o forava i pneumatici delle auto parcheggiate in strada.

Dagli elementi acquisiti, attraverso dedicati servizi di vigilanza, gli investigatori hanno colto sul fatto un 30enne italiano, che è stato quindi denunciato all’autorità giudiziaria. Dalle successive ricerche eseguite nella sua abitazione i carabinieri hanno rinvenuto elementi inconfutabili riconducibili alle azioni criminali commesse.