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Giorno del Ricordo a Saronno, prosegue il botta e risposta tra Lega e Gilli

Prosegue il botta e risposta tra Lega e presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli post Giorno del Ricordo

Saronno commemora il Giorno del Ricordo

Prosegue il botta e risposta tra Lega e presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli post Giorno del Ricordo. Alla replica di Gilli che ha invitato il capogruppo del Carroccio Raffaele Fagioli a non fare illazioni sul suo ruolo, arriva una nuova nota leghista che torna a bacchettare in primis il sindaco Auguro Airoldi, accusato di essere “divisivo e solo”:

Egregio Sig. Presidente del Consiglio Comunale Avvocato Pierluigi Gilli, Sindaco Emerito, il consigliere Raffaele Fagioli è senz’altro pronto a ritirare quella che Lei definisce “infondata illazione”, derivata da una lettura politico-amministrativa della vicenda e non certo volta a screditare la sua persona. Fa piacere che Lei abbia scritto una nota su Facebook a riguardo del Giorno del Ricordo, ma non è questo il punto della critica mossa nei confronti dell’amministrazione. Un consigliere comunale non è tenuto a frequentare i social per reperire informazioni ufficiali inerenti comunicazioni istituzionali. Lei abbia la cortesia di spiegare al consiglio comunale, ma prima ancora ai cittadini saronnesi, per quale ragione, ben consapevole di una Sua prevista e programmata assenza, non si è premurato di invitare i Consiglieri Comunali alla celebrazione ufficiale e tanto meno si è premurato di farsi sostituire dal Vice Presidente o da una rappresentanza di consiglieri così come previsto dal Regolamento del Consiglio.

Pronta la risposta di Gilli, che con un comunicato spiega quali sono le prerogative del suo ruolo e come si è comportato in questa vicenda

Duole che per tentare di attutire le irriguardose illazioni del proprio Capogruppo, riconosciute totalmente infondate, la Lega saronnese formuli al mio indirizzo interrogativi basati su un’inesistente ipotesi di violazione di doveri regolamentari da parte mia. Mi spiace perdere e far perdere agli eventuali lettori altro tempo, ma mi corre obbligo di dare risposta e, quindi, di precisare:

1) non compete al Presidente del Consiglio Comunale invitare i Consiglieri Comunali ad eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale: si tratta, com’è ovvio, di un còmpito della Segreteria e del Cerimoniale, che dal Presidente non dipendono; gli Uffici fissano il calendario compatibilmente con l’agenda dell’Amministrazione, non del Presidente del Consiglio Comunale, e danno le istruzioni organizzative e pratiche; ricevo anch’io gli inviti e, per quanto ne sappia, gli avvisi sono sempre stati inviati anche ai Consiglieri Comunali, non ho raccolto lamentele finora;

2) solo in un caso una cerimonia è stata organizzata direttamente dalla Presidenza del Consiglio: quella relativa alla concessione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, lo scorso 21 dicembre con corteo al monumento ai Caduti; in quell’occasione, chiunque, a partire dai Consiglieri Comunali, era stato ampiamente avvisato; cerimonia di un qualche successo, se il Capogruppo Raffaele Fagioli il 22 dicembre, con un garbato messaggio, gentilmente mi scriveva per complimentarsi per l’organizzazione della cerimonia solenne e per il mio discorso al Consiglio Comunale;

3) il regolamento del Consiglio Comunale non prevede quanto il comunicato citato sostiene; infatti, dispone che il Presidente “può formare una delegazione di Consiglieri incaricati di rappresentare il Consiglio Comunale nelle manifestazioni alle quali il Presidente stesso è invitato” (art. 17., co. 2): si tratta di una facoltà (“può”), non di un obbligo (“deve”); il Regolamento neppure prevede l’obbligo di delegare il Vice Presidente a rappresentare il Presidente a manifestazioni esterne, ma norma soltanto il subentro automatico del Vice Presidente nelle funzioni interne di direzione del Consiglio in caso di “vacanza, assenza o impedimento del Presidente” (art. 19, co. 2);

4) per quanto mi concerne, almeno fino a quando non cesserà lo stato di emergenza e in considerazione delle restrizioni che sono state in vigore per lungo tempo, mi sento doverosamente impegnato a svolgere personalmente tutte le funzioni dell’incarico ricevuto e non considero opportuno chiedere ad altri di sostituirmi in funzioni di rappresentanza esterna in caso di mia temporanea e circoscritta assenza (il che è accaduto a mia memoria solo un paio di volte); piuttosto preferisco di gran lunga che i Signori Consiglieri Comunali, partecipando personalmente alle cerimonie e manifestazioni promosse dall’Amministrazione, svolgano la loro funzione per convinzione, testimonianza e spirito istituzionale proprio, quali Rappresentanti della città, non perché richiestine dal Presidente;

5) le mie pubblicazioni sui social non hanno, né possono naturalmente avere alcun effetto sostitutivo di comunicazioni ufficiali; sono solo una manifestazione del mio pensiero, con una modalità che uso spesso, in particolare in concomitanza con eventi o anniversari rilevanti (come ho fatto anche ieri, 11 febbraio, per ricordare il 93° anniversario della Conciliazione e dei Patti Lateranensi del 1929); ovviamente sono rivolti a chi ne possa provare interesse; la loro lettura non è né obbligatoria, né consigliata.

Mi auguro che questa vicenda si concluda qui: purtroppo, lo stridore delle polemiche ha fatto passare in secondo piano il profondo significato della giornata del Ricordo e l’ondata di dolore, di sopraffazione, di paura, di angoscia, di odio, di pericolo di vita, di morte, di discriminazione provata dalle migliaia di Italiani della Venezia Giulia, dell’Istria, della Dalmazia, del Quarnaro vittime nelle orribile foibe o strappati dalla terra natale e costrette ad un esodo drammatico, all’esilio perenne.

Meglio dedicare a loro una pausa di riflessione sulla nostra storia, non offuscarne ancora il ricordo.

Pierluigi Gilli

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 12 Febbraio 2022
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