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L’assessore all’ambiente Cattaneo all’ex Snia di Varedo. Il sindaco: “Incendio doloso, non ci facciamo intimidire”

L'area era posta sotto sequestro dal 2018. Cattaneo: "Bisogna capire perché la società non ha provveduto a vigilare l'area come si doveva" 

Generica 2020

Nuovo sopralluogo delle autorità all’ex Snia di Varedo, dove lo scorso 25 settembre è divampato un incendio all’interno di un capannone nel quale erano stoccate oltre 2.000 tonnellate di rifiuti.

Nella giornata di martedì 28 settembre l’assessore all’Ambiente di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo insieme ai dirigenti dell’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente e al sindaco di Varedo Filippo Vergani hanno visitato l’area oggetto del rogo.

L’assessore Cattaneo ha quindi ripercorso le tappe della lunga vicenda che ha coinvolto l’ex Snia, chiusa definitivamente nel 2003 e oggi una delle industrie abbandonate più grandi della Lombardia (circa 500 mila metri quadrati), a partire dal 2018 quando un intervento congiunto di Carabinieri e Polizia locale aveva permesso di individuare oltre 2.000 tonnellate di rifiuti accatastati all’interno di uno dei fabbricati dell’ex azienda. L’area, di proprietà della Varedo Living srl, era quindi stata posta sotto sequestro dalla Procura della Repubblica; intanto, nel 2019 successive verifiche di Arpa avevano permesso di classificare i rifiuti lì stoccati come non pericolosi.

Da lì era poi iniziata una serrata corrispondenza con la società proprietaria dell’area per lo smaltimento dei rifiuti in un impianto autorizzato: dopo diversi richiami dell’amministrazione comunale, la società aveva affidato l’incarico ad un’impresa di Limbiate, operazione di smaltimento che si sarebbe dovuta concludere ad ottobre. Sabato 25 settembre poi, l’incendio nella struttura dove erano stoccati i rifiuti. 

«Lo stesso giorno in cui c’è stato l’incendio a Varedo, Arpa grazie agli strumenti che sono stati messi a disposizione con il progetto Savager ha scoperto una discarica abusiva a Brescia, che probabilmente avrebbe dato origine ad un altro incendio se non fossimo intervenuti per tempo» ha commentato l’assessore Cattaneo, che ha sottolineato l’importanza di eseguire controlli e sorvegliare in modo adeguato aree ad alto rischio, come quella dell’ex Snia -. C’è da capire perché un’area posta sotto sequestro non era vigilata come si doveva». 

Il sindaco di Varedo Filippo Vergani ha ribadito più volte i risultati ottenuti da Arpa Lombardia, dai rilievi effettuati nelle ore e nel giorno successivo all’incendio dello scorso 25 settembre: i controlli effettuati nella zona residenziale attigua all’ex area industriale hanno permesso di rilevare sostanze riconducibili all’incendio, “ma in concentrazioni inferiori ai limiti di tossicità acuta”.

«Questo incendio è doloso, è un atto intimidatorio e su questo abbiamo già chiesto che la magistratura faccia il proprio lavoro, perché non è ammissibile che succedano queste cose», ha dichiarato il sindaco Vergani, che sulla presenza dei rifiuti ha aggiunto: «Non possono svanire dall’oggi al domani, l’area è tornata sotto sequestro, ci sarà un percorso e delle procedure che dovremo rispettare. Sicuramente come abbiamo fatto in passato, continueremo a scrivere e a incontrarci con gli enti sovracomunali per risolvere il problema».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 29 Settembre 2021
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