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Cislago, alla scuola dell’infanzia Sacra Famiglia gli orti didattici cofinanziati da Regione Lombardia

La scuola ha ricevuto dalla regione un cofinanziamento di 565 euro per la realizzazione di orti didattici. Dalla scuola spiegano: "Tramite l'orto i bambini riescono a capire i cambiamenti delle stagioni, a riconoscere il senso del tempo che passa attraverso esperienze pratiche"

Cislago, alla scuola dell’infanzia Sacra Famiglia gli orti didattici cofinanziati da Regione Lombardia

Alla scuola dell’infanzia Sacra Famiglia di Cislago un orto didattica cofinanziato da Regione Lombardia. È uno dei 90 progetti approvati nel bando “Orti di Lombardia 2021” pensato dalla regione per promuove la realizzazione di orti didattici, urbani e collettivi come strumenti per diffondere la cultura del verde e dell’agricoltura, sensibilizzare le famiglie e gli studenti sull’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata, divulgare tecniche di agricoltura sostenibile, riqualificare aree abbandonate, favorire l’aggregazione sociale e lo sviluppo di piccole autosufficienze alimentari per le famiglie.

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Il bando è stato pubblicato lo scorso febbraio e hanno potuto prendervi parte Comuni, istituti scolastici pubblici e privati ed enti gestori di aree protette. 150 mila euro le risorse totali messe a disposizione dalla regione, che sono state assegnate a titolo di cofinanziamento con rimborso spese, per la realizzazione degli orti.

A Cislago la scuola dell’infanzia Sacra Famiglia ha ricevuto un cofinanziamento di 565 euro, il 50% del costo complessivo del progetto, per la realizzazione di due orti, uno alla sede centrale di piazza Enrico Toti e l’altro alla succursale di via Ugo Foscolo.

A raccontare il progetto don Luigi Turconi, coordinatore della realtà scolastica: «Tramite l’orto i bambini riescono a capire i cambiamenti delle stagioni, a riconoscere il senso del tempo che passa attraverso esperienze pratiche. Un esperto ci ha seguito durante tutte le fasi di realizzazione dell’orto e ha insegnato ai bambini a vangare, ad osservare le piante e a cogliere i frutti che sono poi stati usati in cucina. I pomodori ad esempio, sono stati usati per la preparazione della salsa e i bambini hanno potuto visionare anche questo processo».

Per gli orti didattici il bando prevedeva una dimensione minima di venticinque metri quadrati, l’inclusione di almeno cinque varietà orticole o frutticole diverse e momenti di partecipazione e collaborazione con le famiglie degli alunni coinvolti e con le associazioni locali.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 07 Settembre 2021
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