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Ballabio: “Le parole non bastano, servono azioni immediate per l’ospedale di Saronno”

Daniele Ballabio, delegato sindacale UIL FPL, interviene in seguito all’incontro svoltosi sull'ospedale di piazza Borella tra i sindaci di Saronno e Rovello Porro e Giovanni Pavesi, direttore generale Welfare di Regione Lombardia

Ospedale di Saronno

 

Sono apparsi articoli sulla stampa in cui i sindaci del saronnese hanno ricevuto rassicurazioni dalla Regione Lombardia sul mantenimento dell’ospedale di Saronno di primo livello.

Siamo lieti che il  Direttore Generale del Welfare Dott. Pavesi  abbia assicurato che l’ospedale di Saronno non viene depotenziato! Ci attendiamo ora azioni immediate e conseguenti dalla Direzione  Generale della ASST Valle Olona, di cui l’ospedale di Saronno fa parte, e che i sindaci e le associazioni verifichino l’effettivo impegno a mantenere fede agli impegni assunti immediatamente non aspettando altri mesi e mesi di un tavolo politico con 19 Sindaci più qualche altro consigliere regionale.

Le azioni conseguenti devono essere celeri e che vadano nella direzione dichiarata dal DG Welfare:

  • l’avvio immediato dei lavori al settimo e ottavo piano finanziati da anni e anni e ad oggi non ancora partiti e mai forse partiranno;
  • che partano i lavori al padiglione Borella, anche qui finanziati con le risorse COVID ma che la sensazione è che forse si attende la fine della pandemia per posticipare di anni i lavori.

I medici del pronto soccorso, ad oggi sempre 4  in servizio più il primario e che solo grazie alla disponibilità dei medici chirurghi si riesce a garantirne la funzionalità, a scapito però degli interventi in elezione che d’altronde difficilmente potrebbero essere effettuati per la carenza di medici anestesisti,  ridotti al lumicino, mentre  la cooperativa che doveva garantire la copertura dei turni mancanti, ad oggi, risulterebbe non in grado di coprire i turni mancanti di tutto il mese di luglio!!

La Direzione, a garanzia del mantenimento della funzionalità dell’ospedale  (bontà loro…) ha comunicato la soppressione del servizio infermieristico tecnico riabilitativo che operativamente supporta i coordinatori alla gestione dei circa 700 dipendenti del comparto dell’ospedale (infermieri, tecnici sanitari, OSS e ausiliari), cioè secondo l’azienda un dirigente che verrà assunto (come e quando non si sa ancora) dovrebbe, da Busto Arsizio, gestire oltre i 2500 dipendenti degli ospedali di Busto Arsizio, Gallarate  e Somma Lombardo  anche i 700 dipendenti a 25 chilometri di distanza dell’ospedale di Saronno!!!

Proprio un’organizzazione idonea a gestire un ospedale di primo livello!!!!!

Abolire  sempre al servizio infermieristico la reperibilità per coprire le assenze improvvise nei reparti  al  sabato, domenica e festivi oltre che del turno notturno ( e con la soppressione del servizio dopo anche in orario ordinario)

la ricerca del personale per sostituire le assenze improvvise come lo risolvono?  Obbligando uno dei 2 infermieri eletto capo turno a cercare il sostituto per il turno successivo in caso di assenze improvvise mentre l’altro in servizio gestisce tutti i pazienti del reparto?

Questa è la traduzione della garanzia  della conservazione dell’ospedale di Saronno?

Qualcuno  pensa che spostare l’ospedale di Saronno da una azienda ad un’altra possa magicamente risolvere tutte queste situazioni?

La UIL FPL non ci sta! siamo un’organizzazione responsabile e rispetto alla questioni dell’ufficio infermieristico e del personale medico di pronto soccorso e anestesia siamo per il confronto anche a oltranza, ma la pazienza è giunta al termine. Nel caso di soluzioni immediate sapremo dimostrare tutta la nostra contrarietà aprendo una vertenza durissima con l’azienda fino a quando, anche l’ospedale di Saronno avrà la sua dignità.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 30 Giugno 2021
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