È stato oggi, martedì 8 giugno, l’ultimo giorno di lezione dell’anno scolastico 2020-2021 per oltre centomila studenti della provincia di Varese (quasi 100 mila gli iscritti alle statali più altri 9 mila che frequentano gli istituti paritari).

Si chiude un anno difficile, soprattutto dal punto di vista emotivo, per tutti i sacrifici richiesti agli alunni per il contenimento della pandemia. Una situazione di emergenza che ha richiesto a dirigenti scolastici, insegnanti e studenti una grande capacità di adattamento e l’attuazione di continui e repentini cambiamenti.

Una situazione ben descritta nella lettera che la dirigente dell’ITCS “Gino Zappa” di Saronno, Elena Maria D’Ambrosio, ha indirizzato a docenti e studenti in occasione della fine dell’anno scolastico: «Termina un anno scolastico molto impegnativo per tutti – scrive la dirigente – un anno difficile, complicato e caratterizzato da frequenti cambiamenti, ansie e dubbi, seguendo l’andamento della situazione di emergenza sanitaria. Ci sono stati cambiamenti di orari, di modalità didattiche, con alternanza di lezioni in presenza e di lezioni in modalità online, cambiamenti di abitudini, necessità di seguire specifici protocolli di sicurezza e abbiamo dovuto di volta in volta riorganizzarci, cercando di far fronte alle situazioni che via via si presentavano. Nonostante tutto, l’energia, la determinazione, l’entusiasmo e la passione che caratterizza chi lavora nella scuola non è mai venuto meno».

Per fare un punto della situazione negli istituti della provincia, VareseNews ha iniziato un dialogo con i dirigenti scolastici per capire quali sono le prospettive di uno dei settori più importanti e vitali per il futuro del nostro Paese. A Saronno abbiamo intervistato Monica Maria Zonca la dirigente dell’Itis Riva (qui l’intervista) e Mara girola, dirigente del Liceo G.B. Grassi di Saronno (qui l’intervista).

Come cambia la scuola, il podcast