Un successo all’insegna del gioco e dell’inclusione e una vera testimonianza di vita. Sabato 8 maggio alle ore 11, sul campo 1 di tennis dello Sporting Club Saronno, si è celebrato un momento di vero e proprio connubio tra sport e disabilità.

Presenti il sindaco Augusto Airoldi, l’assessore allo Sport Gabriele Musarò, l’Onorevole Gianfranco Librandi, il presidente del Coni Lombardia Marco Riva, il Fiduciario Regionale “Tennis in carrozzina”  Walter Schmidinger e il delegato Gianni Gioia.

Hanno disputato una partita i due atleti Giovanni Zeni e Diego Amadori, che hanno ricevuto un premio alla carriera. Doverosi i ringraziamenti dell’organizzazione ai Fiduciari e ad Elena Pasquetti, che ha contribuito alla riuscita della manifestazione.

Ripreso da Rai1, l’evento andrà in onda (con data ancora da confermare) durante la trasmissione “La vita in diretta”: i due atleti protagonisti hanno dimostrato come le difficoltà di una vita costretta sulla sedia a rotelle possano essere superate con la determinazione, la costanza e la passione per lo sport.

Un esempio per tutti gli atleti e una grande lezione di vita che giustifica il pensiero che i limiti risiedono solo nella mente umana.

Antonio Altobelli, direttore Sportivo dello Sporting, ha poi preannunciato la ferma intenzione di realizzare a settembre (si attende la data da Roma), un torneo regionale di Tennis in Carrozzina durante un weekend.

Prima di allora, in sinergia agli Assessorati allo Sport e ai Servizi Sociali di Saronno, si attuerà una campagna capillare sul territorio per raggiungere coloro che si trovano costretti su una sedia a rotelle, e dar loro la possibilità di partecipare ad un corso completamente gratuito presso lo Sporting Saronno.

Ma in aggiunta a questo progetto, partirà una seria e mirata campagna di sensibilizzazione per promuovere l’acquisto delle carrozzine (il cui costo si aggira intorno ai 4.000 euro), per fornire l’attrezzatura idonea a tutti coloro che vorranno avvicinarsi a questo sport e che, a causa di difficoltà economiche, hanno dovuto accantonare l’idea.

«Tanti e ambiziosi i progetti finalizzati ad una autentica integrazione – si legge in una nota dell’amministrazione – perché crediamo, parafrasando le parole di Charlene Wittstock che “lo Sport offre una differente prospettiva sulla vita insegnando ad affrontare le delusioni e stimolando le energie per conquistare obiettivi più costruttivi”».