«Fra quelle mura che stanno sorgendo, fra quei capannoni che hanno ospitato tanto lavoro solidale e che ora vengono ristrutturati per dare una nuova vita professionale ad abili e disabili e a un centro di ricerca unico in Europa, noi vediamo il sogno che si realizza».

Fondazione CLS, realtà di Saronno che promuove e tutela iniziative di solidarietà nei confronti di persone socialmente svantaggiate e con disabilità psico-fisiche, ha espresso tutta la sua soddisfazione per il progetto “Distretto Innovazione Sociale e Solidale” che sta prendendo forma tra le vie Montoli e don Volpi. (in foto una vista del cantiere dall’alto)

Un’iniziativa che coniuga ambiente, solidarietà e innovazione e che punta a creare un vero e proprio distretto in città, con l’obiettivo ampliare la capacità di accoglienza delle persone portatrici di disabilità attraverso la costruzione di palestre, laboratori e centri diurni, raddoppiando i numeri di CLS: 150 disabili e 80 abili occupati, 8.500mq destinati ad attività produttive e 4.200mq per Servizi Socio Educativi.

Gru e operai sono costantemente al lavoro per proseguire nella costruzione dei padiglioni previsti nel progetto della Fondazione. Nel distretto sorgerà anche un laboratorio di ricerca e produzione per le nanoparticelle unico nel suo genere, con brevetti della stessa Fondazione CLS.

In questo articolo tutti i dettagli sul progetto, che CLS ha annunciato in occasione della Giornata mondiale della disabilità. 

Solidarietà, ambiente, innovazione: il progetto di CLS e il suo messaggio per la Giornata della disabilità

La Fondazione ha diffuso un messaggio di grande soddisfazione e speranza per il prosieguo dei lavori: 

È proprio vero che le cose viste dall’alto sono più belle. Ed è anche vero che i nostri figli ci sembrano sempre meravigliosi. Unendo questi due teoremi e guardando le foto panoramiche della Fondazione CLS, del cantiere e del nascente Distretto Innovazione Sociale e Solidale non possiamo che constatare una cosa… “LA NOSTRA CREATURA È BELLISSIMA!”

Fra quelle mura che stanno sorgendo, fra quei capannoni che hanno ospitato tanto lavoro solidale e che ora vengono ristrutturati per dare una nuova vita professionale ad abili e disabili e a un centro di ricerca unico in Europa, noi vediamo il sogno che si realizza.

E vogliamo immaginare che questa vista dal cielo, sia lo stesso sguardo di Dio, che osserva con amore una delle sue creature più belle.

Nell’immaginario collettivo di chi ha fede, il volto divino ammira dall’alto i propri figli, ma sappiamo che Dio prima di porre il suo amorevole sguardo verso il risultato di tanta bellezza, scruta nei cuori di chi ha pensato questo miracolo per ritrovare il suo stesso amore.