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Saronno, la maggioranza si “tura il naso” e approva due ambiti di trasformazione urbana

I due provvedimenti, adottati ad aprile dalla scorsa maggioranza, riguardano il quartiere Prealpi e via Volta/don Bellavita. Tutti i gruppi di maggioranza favorevoli "per non incorrere in ricorsi e richieste di risarcimento"

Generica 2020

Penultimo consiglio comunale del 2020, «infaustissimo» come lo ha definito il presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli.

Il dibattito si è concentrato sul tema urbanistico, piatto forte della seduta del 21 dicembre.

Ad anticipare il dibattito è stato il sindaco Augusto Airoldi che ha ribadito alcuni punti già esposti in campagna elettorale: «Ereditiamo questi tipi di provvedimenti in scadenza, eredità della precedente amministrazione che non possiamo evitare di approvare. Sono due casi che avevamo già anticipato in campagna elettorale, e non saranno gli ultimi. I “nostri” provvedimenti saranno basati sulle linee guida della rigenerazione urbana per migliorare la vivibilità, più verde e preservazione del suolo, aggiorneremo il PGT, rendendolo più coerente alla realtà cittadina che è cambiata dal 2013: abbiamo bisogno di Saronno più bella, vivibile e attenta alle esigenze dei saronnesi, non necessariamente più costruita».

Il piano integrato di intervento in variante al PGT Ambito ATUb9 (via San Francesco – via Sabotino), è un ambito di trasformazione urbana che riguarda un’area di 4313 mq. L’edificio commerciale che sorgerà sarà di 1260 mq, una media struttura di vendita che andrà a posizionarsi vicina ad altri 3 negozi a distanza di poche centinaia di metri. Nell’adozione del 30 aprile erano stati chiariti i termini dell’intervento: verranno creati nuovi servizi nel Quartiere Prealpi e sarà riqualificata l’area collocata tra la via San Francesco e la via Sabotino; all’interno dell’ambito interessato dal piano integrato d’intervento verrà infatti realizzato, oltre al comparto commerciale di medio-piccole dimensioni, un parcheggio; il patrimonio pubblico acquisirà inoltre il Parco degli Alpini. L’assessore Merlotti ha presentato il piano e ha esposto alcune forme di mitigazione apportate con l’arrivo della nuova giunta: l’uso pubblico del parcheggio, la pavimentazione drenante e alcune forme di mitigazione ambientale.

Un’approvazione votata turandosi il naso da parte della maggioranza (come la successiva). Tutti gli interventi dei consiglieri hanno sottolineato infatti come la giunta Airoldi non avrebbe seguito questo iter, con il voto favorevole alla variante espresso solo per non incorrere in ricorsi e richieste di risarcimento. Astenuto Pierluigi Gilli, contraria Marta Gilli.

GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI

MAGGIORANZA

Rufini (Tu@Saronno): «Un altro inutile supermercato, regalo indesiderato dell’amministrazione Fagioli che ha utilizzato le varianti come regola. Questi piani non ci piacciono, non ci piace la carta bianca data agli attuatori, non ci piace il ricorrere continuamente alle deroghe. La cessione del Parco degli Alpini poi suona come beffa, poichè è solo sulla carta visto che per 40 anni è stato manutenuto dal Comune: questi piani imbruttiscono la città. Dobbiamo approvarli perché se non lo facciamo il Comune rischia ricorsi e condanne di risarcimento».

Licata, Galli e Rotondi (PD): «Le deroghe con la passata amministrazione erano la regola. Con questa variazione si è vanificato l’obiettivo del PGT di riequilibrare il consumo di suolo. Il Parco degli Alpini era già di fatto una proprietà del Comune, dal 1982 con la SIP era stato aperto un dialogo, mai definito. Il mercato è saturo, i supermercati sono tanti, le perplessità sono le stesse di aprile. Per Saronno non vedo benefici purtroppo. Votiamo a favore perchè siamo “costretti”: preferirei nuotare nel Lura per un chilometro, ma ci tocca farlo – ha sottolineato Licata -. Oggi dobbiamo provare a mitigare gli effetti di questa scelta, dobbiamo fare in modo che il privato faccia l’interesse del pubblico per quanto è possibile ottenere. In futuro non sarà accettabile che si ripropongano altre situazioni simili».

Davide (Obiettivo Saronno): «Compito non facile, votiamo una variante su un piano adottato il 30 aprile dall’allora maggioranza. Gli obiettivi di riqualificazione urbana contenuti nel PGT non sono rispettati, il Parco degli Alpini appartiene di fatto alla città già da anni, il passaggio formale al Comune è un atto formale. Siamo in disaccordo con quanto adottato ad aprile, ma non possiamo fare altro per senso di responsabilità. Aspettiamo il momento nel quale archivieremo i progetti della vecchia amministrazione, per guardare alla rigenerazione urbana invece che al consumo di suolo».

Cattaneo (Lista Airoldi): «Chi come me è del Quartiere Prealpi sa che quel supermercato è perfettamente inutile. Ce ne sono 3 in poche centinaia di metri, altro che servizio utile al quartiere. I negozi di vicinato sono tanto cari ai lombardi, ma non alla Lega evidentemente. L’amministrazione Fagioli non ci ha pensato, come non ha pensato alle criticità su edificazione, parcheggio, viabilità, sottolineate anche dai tecnici della Provincia».

Marta Gilli (Con Saronno): «Intervento non in linea con i presupposti del PGT. Anche il Parco degli Alpini usato come merce di scambio suona come una beffa, visto che lo stesso ha un valore perchè è stato mantenuto con i nostri soldi».

OPPOSIZIONE

Raffaele Fagioli (Lega): «Piano importante per la città, per il quartiere. Non ho capito quali siano le proposte dell’attuale maggioranza, forse mantenere il bosco cresciuto per l’incuria? Si crea un nuovo piccolo supermercato, non ci saranno più abitazioni, avremo più posti per parcheggiare e avremo il Parco per la città». Alessandro Fagioli (Lega): «Si parla di aree private, che il PGT attuale non consentiva di sistemare. È 40 anni che la nostra città vorrebbe acquisire il Parco degli Alpini, e con questo intervento si fa. Ci sarà un parcheggio, oltre ad un servizio per il territorio, una piccola struttura di vendita in una zona poco servita. La propaganda di sinistra la lascio stare, resto convinto che questa operazione sia un vantaggio per la città».

De Marco (Forza Italia): «L’area è abbandonata, si demolisce un edificio spesso occupato da balordi e si sistema con un piccolo supermercato che ha una sua funzione in quella zona. Il Parco degli Alpini diventa del Comune, c’è un beneficio per la città. Il supermercato verrà apprezzato dai cittadini, dire a priori che non serve è sbagliato. Il senso di non intervenire in quell’area proprio non lo comprendo, anzi».

Si è poi passati al piano attuativo in variante al PGT ambito ARU (via Volta/via Don Bellavita), adottato il 29 aprile dalla vecchia maggioranza, con astensione delle allora opposizioni. In quell’area sorgerà un nuovo complesso di palazzine, dall’altezza variabile tra i 5 e i 7 piani. Tra le opere che il privato proprietario dell’area garantirà al Comune a scomputo degli oneri di urbanizzazione ci sono la realizzazione di una pista ciclabile lungo il corso del Lura, la riqualificazione ambientale degli orti urbani collocati nell’ambito e la creazione di un parcheggio pubblico in via don Bellavita, oltre ai marciapiedi nella zona circostante. Sarà inoltre abbattuto il complesso industriale dismesso con la successiva bonifica dell’area e la riqualificazione del parcheggio lì presente. Rispetto al piano adottato, sono state apportate alcune variazioni richieste dalla nuova amministrazione comunale e presentate dall’assessore Merlotti, con l’arretramento di altri 2,5 metri dal letto del Lura, l’eliminazione delle cantine interrate e l’incremento della superficie drenante. Il voto è stato favorevole da parte di tutto il consiglio comunale, astenuti Marta e Pierluigi Gilli.

Generica 2020

GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI

MAGGIORANZA

Rufini (Tu@ Saronno): «Siamo ancora a disagio, le deroghe al PGT e le varianti sono state lasciate sulle nostre spalle. Approviamo, per gli stessi motivi di cui sopra».

Licata (PD): «Intervento meno complesso, ma si poteva fare di più e meglio, ma la vecchia amministrazione ha voluto andare in deroga ancora una volta. Ho sentito dire che il PGT in vigore ingesserebbe la città: se volevano cambiarlo, avrebbero potuto farlo. Andava forse pensato un progetto con visione al futuro, alla funzionalità degli interventi. Invece si è adottato un piano con una superficie drenante inferiore a quella prevista dal PGT e la giunta di allora ha deciso di andare incontro alle esigenze dell’attuatore senza battere ciglio. Grazie all’intervento della nuova giunta si sono fatti interventi migliorativi grazie all’interlocuzione con la proprietà».

Puzziferri e Amadio (Obiettivo Saronno): «Il progetto è poco funzionale, come anche la pista ciclabile, e non si rispettano i dettami del PGT. Noi siamo per la rigenerazione urbana e qui non ci siamo proprio, per il futuro speriamo che la rotta si cambi. Votiamo a favore per senso di responsabilità».

Castiglioni e Cattaneo (Lista Airoldi): «Per fare un buon progetto bisogna guardare dove si fa. Fatico a capire buona parte di questo progetto, leggo una volontà di sfruttare al massimo la volontà di costruire. Il percorso ciclopedonale è poco funzionale, apprezziamo i miglioramenti raggiunti con il nuovo assessore e alcuni punti contenuti nel piano, come la volontà di riqualificare l’area, l’attenzione al verde e il mantenimento degli orti urbani».

Marta Gilli (Con Saronno): «Piano meno gravoso del precedente. Pur in un contesto di varianti, il saldo sembra essere meno negativo, anche se si sarebbe potuto optare per altre soluzioni».

OPPOSIZIONE

De Marco (Forza Italia): «Noi abbiamo un PGT del 2013, in 7 anni le aree dismesse sulle quali si è intervenuto sono poche, due o tre, le più piccole. Ci sono piani attuativi approvati in deroga al PGT, ma le grandi aree sono ferme, restano i buchi neri che sono dovuti al PGT che non consente l’edificazione. Questo piano è in deroga, perché senza deroga non si sarebbe potuto costruire: è il PGT che ha dei limiti troppo stringenti».

Alessandro Fagioli (Lega): «Piano adottato in variante ad aprile: quest’area era privata, nel PGT c’erano prescrizioni troppo vincolanti e si è intervenuti realizzando anche bonifiche e interventi mitigatori importanti. Si recupera parte della sponda del Lura, si prosegue con la ciclabile esistente. Non ci sono atti illegittimi o irregolari, il PGT non è la Bibbia, si può variare». Sala (Lega): «Mi chiedo come un attuatore possa avere interesse ad investire su Saronno. Si è detto che i progetti non piacciono, che si poteva fare di più. Non si può pensare di fare impresa col portafogli degli altri, Saronno deve riqualificarsi, questo progetto è stata una prova di quanto fatto dall’amministrazione Fagioli, non calando le braghe di fronte all’attuatore di turno. Vedremo cosa riuscirete a fare con i potenziali futuri investitori, sperando che non li facciate scappare per altri 5 anni come fatto in passato». Raffaele Fagioli (Lega): «Si riqualifica il Lura e si riqualifica un’area dismessa, si valorizza il verde, si fa una pista ciclabile e si rinnovano gli orti urbani. L’auspicio è che sia un punto di partenza che valorizzi il corso d’acqua anche in centro città. Siamo fieri di aver dato un nuovo slancio a tante aree della città. È facile dire che siete imbarazzati e poi votare a favore del piano: se non volete, votate contro e prendetevi le vostre responsabilità».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 21 Dicembre 2020
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