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Banfi: “Al Matteotti problemi noti, ma la Lega non sa risolverli”

Francesco Banfi, consiglire comunale di Saronno, torna a bacchettare la Lega cittadina dopo la diffusione di un comunicato a tema sicurezza e parco di via Leoanrdo da Vinci

Quartiere Matteotti Saronno

Francesco Banfi, consiglire comunale di Saronno, torna a bacchettare la Lega cittadina dopo la diffusione di un comunicato a tema sicurezza e parco di via Leoanrdo da Vinci

Con vivissima preoccupazione mi sono accostato alla lettura dell’ultimo comunicato stampa della Lega: parlano di strani episodi la cui origine sarebbe addirittura nientepopodimenoche una strategia della tensione volta a destabilizzare le istituzioni democratiche e ad influenzare l’opinione pubblica.
Fosse chiunque altro a scrivere ciò, mi sarei preoccupato e avrei chiesto “ma hai le prove?”. Poi, leggendo che tutto verterebbe attorno a via L. Da Vinci e ai provvedimenti per la sicurezza intrapresi dal sindaco Fagioli… mi appare chiara una cosa: gli estensori della nota non hanno mai nemmeno letto l’ordinanza 82 del 2020.

Già, perchè l’ordinanza è chiarissima: il motivo non è la sicurezza, ma la tutela della salute pubblica. Infatti (cito testuale) “nell’ambito del contenimento di assembramenti che possono determinare problemi in ordine alla salute pubblica, si è rilevato che nelle aree a verde di via L. Da Vinci si sono verificati e si verificano assembramenti di giovani in ore serali e notturne ed in particolare nell’area giochi al civico n. 13, nell’area pedonale ex campi da tennis e nel parco denominato Skatepark al civico n. 12” e ancora “visto l’art. 32 della Legge 833/1978 che demanda al sindaco in qualità di Autorità sanitaria locale, competenza per l’emanazione dei provvedimenti a tutela della salute pubblica”.

O in Lega non hanno capito nulla oppure -chissà- cercano di influenzare l’opinione pubblica (cioè i residenti della zona che da dieci anni chiedono interventi) prima parlando di provvedimenti a favore della sicurezza, poi dicendo che le cose sono tutte risolte e, una volta messi davanti all’inefficacia, ecco alzare il tiro parlando di destabilizzazione democratica e strategia della tensione e chi più ne ha più ne metta.

Tuttavia, siamo seri: i problemi ci sono e sono noti, Fagioli per cinque anni ha fatto nulla, l’ordinanza c’entra nulla col problema e in più, visti i cancelli aperti senza segni di scasso, non viene minimamente rispettata, segno che Fagioli e Lega non sono in grado di far rispettare quanto stabiliscono.
Un solo rammarico: potremmo ridere tutti se stessimo leggendo una striscia di Sturmtruppen in cui il comandante ordina, i soldati capiscono più o meno ed eseguono sbagliando, quando si accorgono gridano “attakken democratiken!”.

Francesco Banfi

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 17 Giugno 2020
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