Nota di Obiettivo Saronno, l’associazione politico/culturale che parteciperà alle prossime elezioni comunali di Saronno con Novella Ciceroni come candidata sindaco. Argomento la Focris e le dichiarazioni del direttore generale Fausto Forti

Apprendiamo che alla nostra richiesta di chiarimento, inviata al Sindaco il 16 aprile e rilanciata il 22 aprile a mezzo stampa, ha risposto il direttore generale della RSA Focris dott. Fausto Forti (La Settimana del 01/05/2020).

Il direttore ha diverse questioni aperte: con i sindacati, con la nipote di un’ospite deceduta dopo essere risultata positiva al Covid-19 e con la dichiarazione anonima di un’operatrice sociosanitaria operante nella RSA che racconta di una struttura non pronta a gestire l’emergenza e di una situazione sottovalutata dai vertici. Obiettivo Saronno non è l’unica realtà che attende
delucidazioni.

Il direttore generale non risponde alle nostre richieste a discapito di ripetute offese: dichiara più volte che siamo ignoranti (ovvio dal latino “non conoscere”). Forti scomoda Gesù Cristo e chiede al Padre di perdonare Obiettivo Saronno perché “non sa quello che scrive”: non è il nostro modus operandi. Nel nostro comunicato del 22/04 non abbiamo “sparato” numeri ma abbiamo ripreso quelli dichiarati dal direttore e pubblicati il 21/04 da SaronnoNews. Forti ha spostato il focus attaccando le persone di Obiettivo Saronno, ma il tema è un altro: senza timori ci torniamo rivolgendoci a Lui. Ci fa piacere comunque sapere che il Primo cittadino riceve settimanalmente un bollettino medico perché significa che avrebbe le informazioni per risponderci.

Forti dice bene di Obiettivo Saronno: “fotografiamo” le situazioni che non ci convincono per contribuire a mettere in atto interventi per il bene dei cittadini, spinti dal progetto di trasformare Saronno, con la partecipazione di chi ci crede, in una città sana, viva e bella. Oscar Wilde disse “Nell’anima di chi è ignorante vi è sempre posto per una grande idea”.

Come stanno le cose in Focris? Riteniamo l’informazione trasparente un diritto dei cittadini, in questo caso avvalorato dal fatto che Saronno è la terza città della Provincia per numero di casi Covid-19. Lungi da noi l’intenzione di procurare allarme a differenza delle istituzioni locali che avevano previsto 1.200 saronnesi deceduti per coronavirus. Apprendiamo alcune informazioni che, tuttavia, non chiariscono quale sia la situazione del contagio da Covid-19 nella RSA: l’esistenza di un nucleo per isolare gli ospiti febbrili regolato da un “preciso protocollo”, i primi 20 tamponi agli Operatori, i successivi 200 da effettuare e la RSA “blindata” l’8 marzo. Come è possibile che in marzo, il 6 e il 15, siano stati documentati assembramenti – tra cui il “Virusotto” – in violazione del DPCM 23/02/2020 e successivi? E il rischio di contagio per gli Ospiti e il personale della struttura?

Presupponendo che la chiusura del 8/3 sia stata efficace, come è stata gestita l’emergenza nelle settimane precedenti? Quali evidenze le permettono di dichiarare che il Covid-19 non fosse già presente nella RSA? I “precisi protocolli” sono stati attivati tempestivamente? I 16 ospiti deceduti sono stati sottoposti a tampone? Se no, come può escludere la positività al Covid-19? Le cartelle cliniche, non visionabili per Privacy, non fornirebbero informazioni.

Saremo sempre grati al personale che opera in Focris per la dedizione agli Ospiti a garanzia di una degna degenza. Questi lavoratori sono stati messi, da subito, nelle condizioni di lavorare nel rispetto delle regole emanate per l’emergenza?

La salute è un bene primario e chiunque dovrebbe operare per garantire che venga tutelato.

Questo per noi è l’Obiettivo.

Obiettivo Saronno