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Cub Sanità: “Focris, finalmente un po’ di verità”

Il commento di Walter Gelli, segretario del CUB Sanità, uno dei sindacalisti che insieme ad Anna Muggiano di FP Cgil ha chiesto conto al direttore generale della situazione casa di riposo intercomunale di Saronno

mascherine lavoratori

«Focris, finalmente un po’ di verità». È questo il riassunto del commento di Walter Gelli, segretario del CUB Sanità, uno dei sindacalisti che insieme ad Anna Muggiano di FP Cgil ha chiesto conto al direttore generale della situazione casa di riposo intercomunale di Saronno.

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«Nel ringraziarvi per come seguite la vicenda Focris passo a passo, rileggo ora i due vostri ultimi recenti e successivi articoli sul tema, più un terzo, l’ultimissimo. Che dire se non che sono rimasto basito nel leggere certe dichiarazioni. Il numero dei decessi Covid o non Covid è d’improvviso lievitato, ben 22 persone ai cui famigliari tutti va la mia vera e commossa vicinanza nel dolore – commenta Gelli con una nota -. Non posso, pur nel rispetto per questi cittadini, ridurmi nel silenzio e quindi mi pongo una domanda: 2 mezze verità ne fanno o ne facevano forse 1? A leggere alcuni articoli sembrava che in Focris esistesse personale di serie A e B, l’uno immune al virus, l’altro non si sa, ma le informazioni che avevamo erano differenti e non stava certo a noi il divulgarle ma ci ha pensato il dr. Forti uscendo finalmente allo scoperto. Gliene diamo atto, ma se si fosse agito e con chiarezza in tempo, ci saremmo risparmiati tutti questa inutile fatica e forse alcuni guai».

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«Sta di fatto che il virus sta colpendo il personale delle due aziende (Focris e Rembrandt) senza distinzione alcuna di qualifica o livello e non era quindi comprensibile l’atteggiamento volto a dire: “noi col Covid non c’entriamo”, invece che spendersi chiedendo aiuto a ogni autorità, sindaco in testa, per ottenere e con urgenza uno screening di tamponi oggi più che mai necessario a chiunque sia presente a vario titolo o ragione in quella RSA a loro piena tutela – prosegue Gelli -. Che Forti abbandoni lo spadone in sua difesa e si dia da fare per procurarsi quei tamponi collaborando con Rembrandt».

«Sul resto delle affermazioni, ovvero su quanto si sta mettendo ora in campo sul piano organizzativo a opera non solo della Focris ma anche di Rembrandt per impedire il dilagare della pandemia, nulla da dire, se non che via via valuteremo – conclude Gelli -. Noi dei sindacati abbiamo preteso ed ottenuto, lanciando allarmi ovunque a viva voce, ciò che ritenevamo fosse solo una serie di atti dovuti. Ora sorveglieremo, battendoci per tutelare gli ospiti e gli operatori, a cui va la nostra piena e concreta ammirazione, per come si stanno comportando in prima linea in campo».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 21 Aprile 2020
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