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Fino a 200 metri di coda per entrare al mercato. «Prova superata, le nostre aree sono le più sicure»

Il presidente provinciale di Fiva si appella ai Comuni che ancora non hanno autorizzato la riapertura dei banchi alimentari e alla Regione chiede di estendere il provvedimento anche ai fioristi

Generico 2018

Fino a 200 metri di coda per entrare al mercato. «Prova superata, le nostre aree sono le più sicure» commenta Rodolfo Calzavara, presidente provinciale della Federazione italiana venditori ambulanti (Fiva), che si appella ai Comuni che ancora non hanno autorizzato la riapertura dei banchi alimentari e alla Regione chiede di estendere il provvedimento anche ai fioristi.

«Tanti Comuni della nostra provincia hanno autorizzato la riapertura dei mercati, ovviamente solo per i banchi alimentari – commenta Calzavara – Chiediamo ai sindaci che ancora non hanno dato l’ok di firmare la necessaria ordinanza, consentendoci di lavorare. Mentre alla Regione inviamo la richiesta di compiere un ulteriore passo avanti, autorizzando la ripresa dell’attività anche per i venditori di piante e fiori, visto che fioristi e vivai hanno regolarmente ripreso le attività».

«A chi ha ancora qualche timore, dico che la prova sul campo è stata superata senza problemi – continua Calzavara – gli ingressi alle aree, separati dall’uscita, sono stati circoscritti e regolamentati dal un “covid manager” nominato da ogni singola amministrazione comunale, come previsto dal protocollo regionale. Anche ogni singolo banco è stato delimitato ed è sempre stato garantito il distanziamento sociale, così come la distanza tra un punto vendita e l’altro».

La risposta della cittadinanza

Ma la notizia più importante è la risposta della gente: «L’affluenza è stata ottima, a dimostrazione della necessità del servizio offerto, ma anche del fatto che tutti all’aperto ci sentiamo più protetti. La gente è arrivata serena, ha atteso in modo ordinato il proprio turno. In alcuni mercati abbiamo registrato code fino a 200 metri all’ingresso dell’area transennata. Del resto, certi prodotti, certe “chicche”, si trovano solo qui, senza contare l’eccezionale rapporto qualità-prezzo che, soprattutto in un momento di difficoltà economica, è un valore che ogni famiglia prende in grande considerazione. Sono i clienti a dare valore alla nostra attività, scegliendola, premiandola, optando una per spesa ecologica e intelligente».

I numeri della nostra provincia

La riapertura della gran parte dei 240 banchi alimentari rappresenta una fondamentale boccata d’ossigeno per circa mille lavoratori, un quinto del totale delle persone occupate nei 102 mercati attivi nel Varesotto, in una provincia che conta 1.400 ambulanti iscritti alla Camera di Commercio (il totale regionale supera i 21.000, quello nazionale è invece di 183.000 attività).

Adesso tocca ai fioristi

«Il prossimo step», insiste Calzavara, «prima di arrivare alla graduale ripresa di tutte le attività, può senz’altro essere la riapertura dei banchi di piante e fiori, anche e soprattutto perché per i florovivaisti è questo il periodo dell’anno più redditizio e continuare a tenerli chiusi ancora per altre settimane, significherebbe compromettere irrimediabilmente l’intera loro stagione. Ci consentano di salvare il salvabile, da parte nostra garantiamo il massimo rispetto delle normative igienico-sanitarie, cosa che nei punti vendita della grande distribuzione è più difficile assicurare».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 06 Maggio 2020
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