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Airoldi (Pd): “Primo Maggio inedito, con tante sfide all’orizzonte”

Commento del candidato sindaco del centrosinistra Augusto Airoldi su questo Primo Maggio particolare, vissuto in quarantena

Augusto Airoldi

Commento del candidato sindaco del centrosinistra Augusto Airoldi su questo Primo Maggio particolare, vissuto in quarantena

E’ un Primo Maggio inedito quello del 2020, soprattutto per una “Repubblica democratica, fondata sul lavoro” (Costituzione, art. 1). L’emergenza seguita alla diffusione del Covid-19 ci costringe a celebrare la festa del lavoro e dei lavoratori senza manifestazioni pubbliche, come recentemente accaduto per il 25 Aprile e come accadrà per il 2 Giugno.

Le conseguenze della pandemia pongono tutti noi, lavoratori o imprenditori, di fronte a una grande incertezza circa il futuro del nostro lavoro.

Il Primo Maggio di quest’anno cade alla vigilia del ritorno al lavoro di 4 milioni di italiani, la discussa “Fase 2” della pandemia che richiederà una sostanziale modifica dei nostri stili di vita (studio, lavoro, mobilità, accesso ai servizi comunali, relazioni sociali, ecc) e dell’organizzazione delle nostre città, a seguito delle indispensabili precauzioni contro la diffusione del contagio.

Se è vero che le amministrazioni locali non hanno competenze dirette in materia di lavoro, è altrettanto chiaro che spetta loro agire per rispondere rapidamente ai molti nuovi problemi legati al ritorno al lavoro dei cittadini in un contesto di rigoroso rispetto delle norme anti coronavirus. Alcuni esempi. Adeguare il Piano dei Tempi e degli Orari a una diversa fruizione temporale dei servizi pubblici – in particolare quelli socio educativi di propria competenza – e delle attività produttive, commerciali e scolastiche per desincronizzare gli orari di entrata e uscita, distribuire nel tempo la domanda di mobilità e facilitare il distanziamento fisico.

Adottare adeguati piani per la costante pulizia e sanificazione degli uffici pubblici in vista della loro riapertura, a tutela dei dipendenti e dei cittadini. Assicurare ai propri dipendenti la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale, le attività di screening, la riduzione dei rischi di contatto in coordinamento con le Autorità sanitarie. Aumentare i servizi comunali fruibili remotamente dai cittadini tramite sistemi digitali e attivare punti per la prenotazione e il ritiro dei certificati comunali direttamente nei quartieri.

Attivare modalità di consultazione permanenti della associazioni di categoria e della parti sociali per facilitare l’organizzazione del commercio, dell’artigianato e delle piccole imprese nel rispetto della necessità del distanziamento fisico di dipendenti e cittadini clienti. Attivare un osservatorio ad hoc che consenta di monitorare con precisione il manifestarsi di nuove situazioni di povertà dovute alla riduzione o perdita di lavoro da parte dei cittadini e permetta di intervenire rapidamente.

Farsi carico di ragazzi e adolescenti al ritorno al lavoro dei genitori a fronte della chiusura delle scuole e alla probabile impossibilità di organizzare campi estivi e oratori feriali secondo le modalità consuete. Attivare un tavolo di consultazione con Trenord e con le aziende che assicurano il trasporto extraurbano per gestire con maggiore efficacia le conseguenze sulla città della diversa distribuzione temporale del flusso dei pendolari che quotidianamente torneranno ad interessare le stazioni di Saronno centro e Saronno sud.

Predisporsi ad interventi, anche temporanei ed emergenziali, per contenere l’impatto sulla viabilità – e sulla vivibilità – cittadina del probabile significativo incremento del traffico automobilistico privato dovuto alla riduzione di capienza dei mezzi di trasporto pubblico.

Realizzare, in una città di soli 10 Kmq come Saronno già ampiamente assediata dal traffico automobilistico, percorsi pedonali e ciclabili in sola segnaletica, quindi con costi e tempi di realizzazione estremamente contenuti, che favoriscano l’attraversamento e la mobilità centro – zone periferiche – centro. Ci attende scenario nuovo e complesso. Per gestire il quale Saronno non ha bisogno di una Amministrazione desiderosa di tornare “dove eravamo rimasti”, di riprendere le asfaltature pre-elettorali e rimediare allo sconsiderato abbattimento del muro di cinta di qualche parco cittadino. Ci serve una Amministrazione che sappia guardare al domani della città. Che esca dall’assordante silenzio nel quale si è barricata in queste settimane di lockdown e provi ad interloquire con i propri cittadini. Possibilmente con un minimo di empatia.

Evitiamo che una crisi seria si trasformi in una opportunità sprecata per la città! Buon Primo Maggio a tutti i saronnesi.

Auguto Airoldi

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 01 Maggio 2020
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