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Saronno, riprendono i funerali. Don Armando: “Un sollievo per chi è colpito dal lutto”

Lettera di Don Armando Cattaneo ai cittadini. Da lunedì 4 maggio si potranno celebrare i funerali, con modalità contingentate: il prevosto di Saronno spiega le modalità. Le cerimonie funebri si svolgeranno al cimitero di via Milano

Generico 2018

Da lunedì 4 maggio riprendono i funerali per ricordare i defunti.

“Un segno di affetto e di doveroso onore che dobbiamo a chi ha compiuto il suo cammino”, come ha scritto il prevosto di Saronno, Don Armando Cattaneo, che con una lettera aperta ai cittadini ha spiegato le modalità con cui verranno celebrate le cerimonie funebri.

I riti si terranno al cimitero di via Milano:

«Sentiamo tutti che la sofferenza forse più grande in questo tempo di pandemia è quella di non poter accompagnare i nostri cari alla sepoltura in modo cristiano e degno. La messa di sabato scorso, concelebrata da tutti i sacerdoti della città e con il ricordo, nome per nome, di tutti i nostri cari morti di questo periodo ha commosso e consolato tantissimi parenti. I cento rintocchi del campanone della prepositurale sono arrivati dentro tutte le case della città e l’hanno stretta in un grande abbraccio.

Da domani, lunedì 4 maggio, celebreremo di nuovo un vero funerale per ogni nostro caro defunto, con la messa e il Rito Funebre completo. E’ un sollievo per chi è colpito dal lutto, è un sostegno alla nostra fede, è il segno di affetto e di doveroso onore che dobbiamo a chi ha compiuto il suo cammino.

Molti si stanno chiedendo “come” saranno celebrati i funerali. Ecco come: tutti i funerali delle varie parrocchie della città saranno celebrati al Cimitero di via Milano, davanti alla Cappella dei sacerdoti. I parenti più stretti, ancora gli unici che possono partecipare alla celebrazione, si disporranno nei due portici laterali. Questo luogo permette di essere all’aperto (e quindi con un ottimo ricambio di aria), ma protetti sia dal sole estivo sia dalla pioggia. Le sedie saranno predisposte alla distanza di sicurezza ed anzi ancora più diradate, considerata la grande superficie a disposizione. E’ un luogo semplice da gestire rispetto alle chiese, in attesa di avere nuove indicazioni. Ci si affida alla responsabilità di ciascuno per evitare che le sedie vengano spostate a rischio della sicurezza dovuta.

A celebrare normalmente sarà il sacerdote vicario della parrocchia di appartenenza del defunto. Si potrà dare il segno della pace, ma evitando assolutamente ogni spostamento e contatto, quindi solo con un cenno della testa, un inchino o un segno della mano. A oggi non abbiamo nessuna indicazione a proposito della possibilità e quindi delle modalità di ricevere la comunione eucaristica. In via eccezionale, visto il periodo, saranno celebrati i funerali anche con la presenza delle ceneri e non della salma.

Continuerà la celebrazione della messa in prepositurale, trasmessa in diretta da Radiorizzonti, alle ore 8.25 di ogni giorno feriale, così come la messa vigiliare delle 18.15 del sabato e le messe domenicali delle ore 10, 18, e 20.30.

E’ un bel segno di ripresa, con il Signore Risorto!  Don Armando»

Stando alle indicazioni del Ministero dell’Interno per la celebrazione delle esequie e alla nota aggiuntiva della Conferenza Episcopale Italiana si sottolinea che «prima dell’accesso in chiesa dei partecipanti alle esequie funebri sarà garantita da un addetto alla sicurezza la misurazione della temperatura corporea, attraverso un termometro digitale o un termo-scanner. Questa disposizione è richiesta anche per le celebrazioni all’aperto. Secondo la normativa vigente non potrà essere consentito l’accesso a chi risulti avere una temperatura corporea superiore ai 37,5°C.  Sempre stante la normativa è fatto obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura corporea oltre i 37,5°C o di altri sintomi influenzali. La raccomandazione del Ministero degli Interni e della Conferenza Episcopale Italiana è quella di non  partecipare alle celebrazioni esequiali se sono presenti sintomi di influenza o vi è stato contatto con persone positive a SARS-COV-2 nei giorni precedenti».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 30 Aprile 2020
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