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Etichette e applicatori: i veri protagonisti della logistica di questi anni

Per fare ordine tra le moli di merci che ogni giorno transitano su merci, navi e tir c’è solo un modo: etichettare, stoccare e registrare ogni collo

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I nostri tempi sono caratterizzati dall’exploit dell’eCommerce, della globalizzazione e delle transazioni che viaggiano da ogni parte del mondo: questo intenso scambio di merci e prodotti, giunge salvo a destinazione grazie a sofisticate catene di approvvigionamento. Per fare ordine tra le moli di merci che ogni giorno transitano su merci, navi e tir c’è solo un modo: etichettare, stoccare e registrare ogni collo. Si tratta di un’attività che, per chi lavora nel campo della logistica, oggi può contare sull’aiuto di terminali e strumenti in grado di agevolare il lavoro.

Se c’è una prassi che, più tra tutti, semplifica l’organizzazione di scatole, colli e merci, quella è l’adozione del miglior applicatore etichette sul mercato, cioè un macchinario in grado di automatizzare la fase di organizzazione. Questo permette di ridurre a zero il rischio di commettere banali errori di distrazione tipici della rendicontazione manuale e, ovviamente, migliora i livelli di produttività dell’ambiente di lavoro. Vediamo meglio in che modo.

Come vengono applicate le etichette

I macchinari incaricati di attaccare le etichette sono dispositivi progettati per agire su una vasta gamma di prodotti in modo rapido, preciso ed efficiente. Sono ampiamente utilizzati nelle linee di produzione industriali per bottiglie, scatole, contenitori e altri imballaggi dal momento che solitamente possono etichettare fino a 25 mila prodotti in un’ora.

La loro funzione principale è applicare etichette sui prodotti in modo uniforme, per consentire l’identificazione dei prodotti, fornire informazioni sul contenuto, garantire la tracciabilità e, perché no, promuovere il marchio. Le funzioni possono variare in base alla destinazione d’uso e, quindi, alla velocità e alla potenza con cui l’applicatore sigla ogni prodotto.

L’aspetto più interessante di questa tecnologia è che oggi, rispetto al passato, offre anche la possibilità di cambiare dati in tempo reale e, quindi, di conformare l’etichetta in base alle esigenze di identificazione e tracciamento.

Tantissimi modelli, per ogni finalità

Sul mercato esistono numerose tipologie di questi macchinari ma, com’è ovvio, non tutti sono indicati per un ambiente industriale, produttivo o deputato alla logistica di grandi quantità di colli. In generale possiamo dire che per l’uso privato o per attività di piccola entità, tipo la gestione di un’eCommerce, vanno bene modelli più orientati alla praticità e in grado di comunicare con altri dispositivi remoti.

Per usi di grandi entità, invece, sono necessari applicatori più robusti, capaci di resistere a condizioni ambientali ostili e, ovviamente, di lavorare a ritmi elevati per molte ore continuative.

Volendo delineare una panoramica sulle principali tipologie di applicatori, è possibile affermare che ve ne sono tre: lineari, rotativi e a pressione. I primi si usano in ambienti dove c’è poco spazio e, generalmente, per utilizzi non troppo intensivi. C’è da dire, tuttavia, che sul mercato esistono anche modelli professionali molto potenti, la cui configurazione è progettata per garantire un flusso costante nel tempo.

Diverso è il caso dei prodotti cilindrici che, com’è ovvio, sono più difficili da etichettare rispetto ad uno scatolone. Per questo si utilizzeranno modelli in grado di ruotare attorno al prodotto e di coprire la superficie applicando, con velocità e precisione, l’etichetta. Simili a questi sono gli applicatori a pistola o a rullo che permettono di optare per modelli automatici o manuali in base alla mole di etichette da applicare.

Infine ci sono gli applicatori a pressione, che, come suggerisce il nome, sfruttano la forza applicata sul prodotto per ottenere il livello ottimale di aderenza: la loro particolarità è quella di essere progettati per superfici irregolari, o comunque per prodotti che richiedono maggiore aderenza dell’etichetta.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 25 Aprile 2024
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