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Banfi: “Caro Borghi, forse bisogna guardarsi più dai signori del pasticcio”

Risposta del consigliere comunale indipendente Francesco Banfi al collega della Lega Davide Borghi

Banfi: \"Perchè a Saronno non si può firmare la petizione antispaccio?\"

Risposta del consigliere comunale indipendente Francesco Banfi al collega della Lega Davide Borghi

Lega: “I signori del NO hanno una paternità politica. E la città rischia la paralisi”

Leggevo l’intervento del consigliere Borghi: i “signori del no” che starebbero all’opposizione e sarebbero responsabili di tutte le cose non fatte dal sindaco Fagioli. Borghi ne elenca soltanto tre: non è dato sapere se le altre sono state fatte oppure se semplicemente non c’è altro.
Mi piacerebbe enormemente che esistessero questi “signori del no” in quanto la loro esistenza imporrebbe, per pura dicotomia, la presenza anche dei “signori del si”, cioè di quelli che si prodigano non solo “per fare”, ma per “fare bene”. Tuttavia non se ne trova traccia, nemmeno nello scritto di Borghi.

Negli esempi portati dal consigliere Borghi, tuttavia, si notano le enormi lacune di Fagioli.
La ciclometropolitana? Si sarebbe dovuto avvisare preventivamente la soprintendenza alle belle arti: non è stato fatto. L’errore è dell’amministrazione Fagioli: sarebbe onesto ammetterlo senza accusare di politicizzazione la soprintendenza, ma tant’è.
Via Roma? Chi ha fatto un progetto, iniziato e immediatamente bloccato i lavori, cambiato i progetti più volte in autonomia è l’amministrazione Fagioli. Che è sempre la stessa che non sta dando risposte sul rifacimento della fognatura o che prima solleva il problema della pista ciclabile di via Roma “irregolare” e poi, senza toccarla, la inserisce in un bando (si veda delibera di giunta 2019/171 e 172) al posto della pista ciclopedonale dei famosi ponticelli.

I ricorsi al Tar? Se tutto fosse stato in ordine il Tar non avrebbe affondato “i grandiosi progetti” leghisti. Il problema è che nulla era a posto: la responsabilità di fare bene le cose è dell’amministrazione Fagioli che però chiaramente non è stata in grado di fare il minimo sindacale, di costruire la base per un qualunque progetto.
L’edificio ex Asl/ex Asilo di via Roma/Manzoni? Già lo avevo detto nel consiglio comunale del dicembre 2018: perchè Fagioli e i suoi vedono tutto solo come “un di più” di cui sbarazzarsi? Insieme ad altri consiglieri vi avevamo inoltre immediatamente detto che esisteva un vincolo sull’immobile e che prima di venderlo avreste dovuto rimuoverlo: perchè ve ne siete accorti solo ora, in scadenza del quinquennio? Come mai io e altri ci siamo subito accorti e voi, insieme alla giunta Fagioli, no?

Credo sia semplice risolvere ogni analisi attorno ad un “signori del si o del no”.
Però ammettiamo che esistessero davvero “i signori del no” e che fossero tutti di centrosinistra: i loro antagonisti naturali dovrebbero essere “i signori del si”, ovviamente, sempre per dicotomia, tutti di centrodestra. Attenzione: un pericolo è che tra questi “signori del si” si possano nascondere quelli che in realtà sono i migliori alleati dei “signori del no”: sono “i signori del pasticcio”, ossia quelli che non ne combinano una giusta e fanno continui assist agli avversari.

La realtà all’elettore si mostra impietosa.
Talvolta l’autocritica delle parti politiche sarebbe necessaria senza cercare di addossare inutilmente responsabilità “agli altri”: la somma di cinque anni di governo della città secondo Borghi è tre progetti non portati a termine, tra l’altro per colpa dell’amministrazione che sostiene.
E dire che, una volta, il centrodestra era diverso: non so se tornerà, ma senza ombra di dubbio non è la versione Fagioli.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 05 Febbraio 2020
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