Dopo il tribunale, a rischio anche il Giudice di Pace
Servono più di 120mila euro per mantenere la struttura, ma il sindaco lancia l’appello: “Se si vuole tenere i comuni del Saronnese devono trovare i soldi di tasca propria”
Il tribunale ha lasciato la città di Saronno ormai in via definitiva. Non c’è più alcuna soluzione alternativa. A comunicarlo è direttamente il sindaco Luciano Porro annunciando di aver consultato anche i propri legali. Rimane aperta però la questione del Giudice di Pace che «potrà rimanere a Saronno solo si trova una sinergia di intenti con gli altri comuni della zona – spiega Porro -. Si devono trovare circa 100-150mila euro e devono contribuire tutte le amministrazioni del circondario, altrimenti a fine aprile dovremo salutare anche questa importante figura del territorio, con conseguenti disagi per tutto il Saronnese».
La questione riguarda la chiusura dei tribunali territoriali voluta dalla spending review del governo Monti. L’attuazione per il tribunale è scattata nei giorni scorsi, con il trasferimento delle pratiche al tribunale di Busto Arsizio. Quella per Giudice di pace è stata prorogata ad aprile. «Poi dipenderà dalle volontà delle Amministrazioni comunali – aggiunge il primo cittadino -. Trattenere il giudice di pace ha un costo che ovviamente la città di Saronno non può sostenere da sola visto che serve l’intero bacino del Saronnese».
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