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Dal Giappone interesse per la ricerca farmaceutica italiana

Svolto al Bioparco l’incontro tra le undici aziende biotech-farmaceutiche giapponesi, rappresentanti della Fondazione e le aziende incubate

Si è tenuto mercoledì all’Insubrias Biopark di Gerenzano (VA), il Parco Scientifico Tecnologico gestito dalla Fondazione Istituto Insubrico Ricerca per la Vita, l’incontro tra  i rappresentanti di undici aziende giapponesi leader a livello mondiale nel settore Biotech-Farmaceutico e i responsabili della Fondazione stessa, accompagnati dalle 19 aziende incubate all’interno del Bioparco. L’incontro, promosso dalla presidenza della Regione Lombardia, in relazione al programma per l’Italia dell’Organizzazione Commercio Estero del Giappone, JETRO RIT, ha raggiunto un duplice risultato. Da un lato ha consentito alle aziende giapponesi di conoscere contenuti e sviluppi futuri dei 5 progetti di ricerca attualmente trattati dalla Fondazione, inerenti i temi Agrofood, Antitumorali, Celiachia, Fotovoltaico e Microreattori. Dall’altro, tramite incontri “uno a uno” tra le varie aziende italiane e giapponesi, di avere informazioni sulle attività in essere e approfondire la possibilità di collaborazioni di ricerca e industriali future.

Il capo delegazione giapponese, Yasuhiko Shioi, presidente della Kokando Co. Ltd, ha dichiarato la sua soddisfazione: “Nel mondo, il settore farmaceutico sta rapidamente evolvendo. Paesi come Cina e India stanno emergendo come nuovi grandi produttori. Abbiamo iniziato da 5 anni una serie di visite per il mondo e abbiamo incontrato i 30 principali gruppi del settore. Tuttavia, siamo oggi molto interessati alle realtà di ricerca biotech-farmacologica italiana, come questa dell’Insubrias Biopark. Anche l’Italia, come il Giappone, ha una storia centenaria di ricerca nel settore, con tecnologie consolidate negli anni che sicuramente sopravvivranno. Inoltre, il particolare sistema delle PMI italiane consente qualità e tempi di sviluppo molto più rapidi e efficaci rispetto ai colossi internazionali. Siamo dunque alla ricerca qualcosa di nuovo, di opportunità non da comprare, ma da sviluppare insieme”.

Il presidente della Fondazione Istituto Insubrico Ricerca per la Vita, Angelo Carenzi, ha commentato: “E’ nella missione della nostra Fondazione il fatto di confrontarsi con le realtà più avanzate e approfondire le opportunità di ricerca e sviluppo. E’ stato già fatto in passato con la Francia e gli Stati Uniti, attività che si è poi concretizzata con la partnership con la Texas University, ed ora ci proviamo con il Giappone. Mi auguro, inoltre, che le aziende incubate presso il Bioparco abbiano potuto oggi gettare le basi di accordi futuri, così come ad esempio ha già fatto Diasorin che ha da poco attivato una partnership in Giappone per lo sviluppo di un nuovo kit per le leucemie”.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 10 Novembre 2011
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