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Pochi vigili, non si fanno più cortei funebri

Delibera del sindaco che ha sospeso il servizio di accompagnamento per i defunti tra la chiesa e il cimitero: “Con 10mila abitanti abbiamo tre agenti, non possiamo garantire la sicurezza”

Luciano BiscellaStop ai cortei funebri, la polizia locale non può garantire la sicurezza dei partecipanti. Accade a Cislago dove il sindaco Luciano Biscella ha emanato un’ordinanza in cui da qualche giorno viene vietata la possibilità di accompagnare in corteo i propri cari, dalla chiesa al cimitero. «Da anni rispettiamo il patto di stabilità, ma questo ci vieta di effettuare nuove assunzioni –spiega il primo cittadino -. Abbiamo parlato con gli ultimi tre parroci ed è stata una decisione difficile da prendere. Non possiamo fare altro».
Il comune di Cislago conta circa 10mila abitanti e ha in servizio solo tre vigili. «Quattro con quello che sarà operativo nelle prossime ore, ma non basta – prosegue Biscella -. Per avere un organico decente per la città, dovremmo almeno arrivare a 7 o 8 unità. Solo allora potremo ripristinare il servizio di accompagnamento dei cortei funebri. E non solo quello».
 
La decisione di bloccare il corteo non è nuova in città. Era già in vigore un provvedimento che vietava il corteo se questo partiva dalla parte opposta della Varesina, la strada provinciale che taglia in due il paese.
«Il corteo che invece si svolgeva regolarmente, dalla chiesa principale al cimitero, affrontava un percorso troppo lungo, di circa un chilometro per le vie principali del centro. Senza vigili era troppo pericoloso – prosegue il sindaco -. Anche il consiglio pastorale ha deciso che sarebbe stato meglio così. Ci dispiace molto, pensiamo che ognuno debba avere la possibilità di accompagnare i propri defunti come crede, ma non abbiamo trovato altre soluzioni. Abbiamo pensato a società esterne, alla protezione civile; ci abbiamo provato, ma era troppo costoso e poi gli unici che possono fermare il traffico sono i vigili».
Per il futuro non si vede molto presto la possibilità di ripristinare il servizio: «La delibera dice fino a data da destinarsi. La speranza c’è, ma dovrebbero cambiare i termini del patto di stabilità. Siamo un comune virtuoso, ma per esserlo dobbiamo fare questi sacrifici. Per ora non ci sono state lamentele da parte dei cittadini, probabilmente hanno capito. Speriamo che in futuro si possa cambiare».

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 18 Ottobre 2010
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