La nostra amministrazione è stata la prima ad avere l’ottima idea di destinare parte degli utili della Farmacia Comunale ai Servizi Sociali. Non facciamo però l’errore di pensare che questi utili, reinvestiti in servizi, siano stati utilizzati per fare interventi che, per legge, spettano all’Assessorato. Infatti l’amministrazione comunale ha garantito tutto quanto è di competenza dei Servizi Sociali; in più, proprio con queste somme, abbiamo potuto fare degli interventi suppletivi, che hanno portato i nostri servizi ad ottimi livelli.

L’acquisto dell’autoambulanza, il materiale di supporto come lettini antidecubito o sedie a rotelle, la macchina per i trasporti in ospedali o case di cura, le cifre date al reparto pediatria dell’ospedale di Saronno, la fisioterapista e il progetto dell’educativa di strada sono tutti servizi che il mio Assessorato ha fornito in più. Quindi siamo ben consci della utilità della Farmacia Comunale che io, come assessore ai Servizi Sociali, considero da sempre il mio forziere. Ma, seppur fondamentale per i miei servizi, sono stata io la prima a consigliare al sindaco, stante la situazione della Farmacia, di pensare all’ipotesi di venderla.

Ovviamente spero che gli utili ritornino quelli di sempre, ma se sfortunatamente così non fosse, il capitale ricavato dalla vendita potrebbe essere utilizzato per il Servizi Sociali, garantendo per anni gli standard di servizi che oggi forniamo e permettendoci di far fronte all’ondata di richieste dovute alla situazione economica disastrosa che stiamo patendo e che subiremo almeno ancora per due anni. Quindi la mano sul cuore l’abbiamo messa, ma noi dobbiamo lavorare per il bene comune e quindi dobbiamo valutare cosa sia meglio per la collettività ed anche sapere fare un passo indietro con una rinuncia per poi poterne fare due avanti, in termini di servizi ed aiuti per la nostra gente.