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«Lura in pericolo, il Comune arriva tardi»

Intervento di Nicola Girlardoni, segretario del Partito Democratico, che si dice dubbioso su quanto dichiarato dal sindaco Gilli: “La situazione è grave”

 
Dopo l’esposto alla Procura della Repubblica, dell’Associazione Ambiente Saronno Onlus – circolo di Legambiente, circa la presenza di scarichi abusivi nel torrente Lura nel territorio del comune di Saronno, ancora una volta il Comune arriva tardi, sul filo di lana, solo qualche giorno prima delle elezioni.
L’Amministrazione comunale che ha taciuto fino ad ora, finalmente è intervenuta sul tema, commentando e spiegando come intende agire per affrontare un problema che è sotto gli occhi di tutti: finalmente ha ammesso le proprie colpe. Non ci sono scuse e non si possono negare le oggettive responsabilità della Giunta in carica!
 
Il torrente Lura è un pericolo per la salute di tutti noi! Si trova in un notevole stato di degrado e ha una qualità delle acque pessima, la peggiore della scala di valutazione regionale.
A pagina 4 del Primo quadro conoscitivo del Contratto di fiume Olona-Bozzente-Lura redatto dalla Regione Lombardia è scritto che la quasi totalità del percorso del torrente è “considerato molto inquinato, non sono rispettati in nessun caso i limiti di legge con conseguenti concreti rischi per la salute delle popolazioni vicinali e gli utilizzatori di tali acque irrigue”.
 
Ma il Comune di Saronno dove è stato e cosa ha fatto in tutti questi anni per gli scarichi di propria esclusiva competenza? Nulla.
La giunta Gilli/Renoldi governa la città dal 1999. Nel 2003 si impegna ad intervenire, con la firma del contratto di fiume insieme alle Provincie di Varese, Como e Milano e alla Regione Lombardia, per migliorare la qualità delle acque del torrente Lura. Vengono fatte sanare alcune situazioni di scarichi non autorizzati a carico di industrie del territorio ma per gli scarichi abusivi di tratti di rete comunale e dell’Ospedale nulla, nessun intervento. Gli scarichi da tutti visibili in via F. Reina (uno), in via Marconi (due), in via Colombo (tre), in via Milano (uno), in via Bellavita (due): per un totale di nove; sono ancora lì che riversano i liquami direttamente nel torrente, senza essere convogliati nelle rete fognaria comunale e quindi inviati al depuratore.
 
Ora apprendiamo dal sindaco Gilli che il problema non esiste: “nessun allarme, molti interventi già eseguiti, ingenti ed importanti nuovi lavori in fase di appalto”. Francamente dubitiamo di questa tranquillità. Però finalmente qualcosa si muove anche se fuori tempo massimo. Certo che c’è voluto del tempo e il pericolo di provvedimenti penali per far capire, a chi non ha mai dimostrato in questi anni alcuna sensibilità verso la tutela del patrimonio idrico-ambientale ed ha scelto di non intervenire pur avendo i finanziamenti a disposizione (quota parte dei fondi di Lura Ambiente s.p.a.), che non si poteva più rimandare.
 
La responsabilità politica dell’Amministrazione Gilli/Renoldi di non aver trovato risorse economiche da destinare alla risoluzione di questa pericolosa situazione è evidente. Si è accettato di scaricare abusivamente nel torrente quello che si è vietato ad altri, un grande esempio per i cittadini di rispetto dell’ambiente e della salute pubblica.
 
 

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 04 Giugno 2009
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