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“Benedizioni a scuola fuori dall’orario di lezione”

Alcune associazioni locali commentano quanto accaduto nella scuola elementare Clerici nel periodo di Natale, quando il parroco chiese di effettuare la consueta benedizione

riceviamo e pubblichiamo
Convinti del fatto che il Suo giornale sia letto anche a Gerenzano, vorremmo se possibile far pervenire ai genitori degli alunni delle scuole elementari "Clerici", la notizia del nostro sostegno all’operato dell’istituto scolastico, ed in particolare di una nostra associata, insegnante in
quell’istituto. Ecco il contesto. Intorno alla metà di dicembre, come di consueto, il parroco del paese contattava la scuola, per fissare la data e l’ora della benedizione natalizia degli alunni, come di consueto in orario di lezione ed all’interno delle singole classi. Questo gesto, all’apparenza innocuo, è motivo di disagio per gli alunni ed i rispettivi genitori che non appartengono alla religione cattolica, non certo per avversità nei confronti della Chiesa, quanto piuttosto per la discriminazione derivante da quel gesto: alunni e genitori cattolici godrebbero di privilegi non consentiti agli alunni ed ai genitori non cattolici, dividendo la classe in persone di serie A e persone di serie B. A ciò si aggiunga il fatto che, il rito della benedizione potrebbe essere svolto agevolmente altrove, nei mille luoghi della Chiesa, senza che il suddetto rito debba risentirne, anzi, sarebbe un’occasione in più per riunire i fedeli al cospetto del proprio Pastore.
 
Siamo convinti che il sacerdote non abbia focalizzato l’attenzione su queste considerazioni, ed egli stesso si sia conformato ad una consuetudine, una routine. Ma i tempi cambiano anche nella Chiesa, e come ha chiaramente indicato il Cardinale Tettamanzi, i fedeli cattolici cristiani, sull’esempio di Gesù Cristo, sono invitati a rispettare il prossimo loro, anche quello di religione differente o di nessuna religione. La Costituzione Italiana da oltre sessant’anni ha recepito il principio della laicità, ingrediente base di ogni democrazia moderna, ed alcune norme vigenti non consentono a nessuno di svolgere "pratiche religiose" nella scuola pubblica: l’insegnante nostra associata, non ha fatto altro che rammentare quelle norme, e la scuola non ha fatto altro che osservarle. Quelli che come noi fanno parte di associazioni di non credenti/ laici, quali l’UAAR, Cristallo, CFI ed altre (solo per citarne alcune sul territorio), sono ben consapevoli del fatto che alcune abitudini sono difficili da cambiare. Comprendiamo quindi la difficoltà dei genitori cattolici, abituati al "servizio" della benedizione dispensato direttamente nella scuola, ad accettare la "novità". Pensiamo che un ruolo importante, relativamente alla benedizione scolastica, e più in generale su tutte le questioni di laicità, ce l’abbia la Chiesa: in qualità di "educatrice" dei propri fedeli al rispetto civico, sarebbe di grande aiuto se proprio i parroci si facessero promotori del corretto comportamento, nei confronti delle Istituzioni dello Stato.
 

In ogni caso noi, da parte nostra, invitiamo al dialogo sia i genitori di Gerenzano, sia altri genitori della provincia che abbiano il desiderio di dialogare con noi. (info: www.uaar.it/varese, www.associazionecristallo.it; www.cfivarese.altervista.org)

Cordiali Saluti.

Serenella Saccon, presidente associazione Cristallo
Antonio Barbieri, coordinatore Uaar Circolo di Varese
Bruno Moretti Turri, responsabile comitato di Varese CFI Italia

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
Noi della redazione di Saronnonews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.
Pubblicato il 06 Febbraio 2009
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