All’Istituto Pavoni di Tradate “Il mio Purgatorio”, una mostra per riscoprire la speranza attraverso Dante
La mostra, aperta a tutti, potrà essere visitata dall'11 al 26 ottobre negli spazi dell'istituto e vedrà gli studenti nel ruolo di guide lungo il percorso espositivo

Nell’Anno Giubilare dedicato alla Speranza, la scuola secondaria di primo grado Paolo VI – Istituto Pavoni di Tradate apre le sue porte alla mostra itinerante “Il mio Purgatorio. Dante profeta di speranza“, un percorso visivo e narrativo ispirato alla seconda cantica della Divina Commedia. La mostra, che sarà visitabile dall’11 al 26 ottobre, è prodotta da Rivela, Centocanti e Chiesa di Verona, ed è un invito a credere che l’arte e la cultura possano ancora accendere speranza.
Un viaggio tra le balze del Purgatorio
La mostra racconta il viaggio di Dante sul monte del Purgatorio, le sue sette balze, simbolo di un cammino interiore verso la libertà e il perdono. Un itinerario che parla di fatica, ma anche di fiducia, nel quale «nulla è perduto e la misericordia ha sempre l’ultima parola».
Ad accompagnare i visitatori saranno le illustrazioni dell’artista Gabriele Dell’Otto e le parole del professor Franco Nembrini, che guidano l’ascesa dell’anima con un linguaggio capace di unire profondità e immediatezza.
«Tra le tre cantiche della Commedia, il Purgatorio è quella che più somiglia alla nostra vita quotidiana – spiegano i promotori – Un cammino non privo di ostacoli, ma attraversato dal desiderio di ricominciare».
Studenti protagonisti del percorso
A rendere ancora più significativa l’esperienza saranno gli studenti dell’Istituto Pavoni, che faranno da guide lungo il percorso espositivo. Non solo spettatori, ma veri protagonisti di un cammino educativo che li coinvolge in prima persona.
La mostra non è riservata solo agli studenti: si rivolge anche a famiglie, cittadini, curiosi e “cercatori di Bellezza”, «perché la cultura, quando è autentica, è un’apertura che coinvolge tutti. Un invito ad abitare un luogo scolastico come spazio di dialogo e crescita condivisa», si legge nella presentazione dell’iniziativa.
«Questa mostra nasce come gesto di gratitudine e responsabilità educativa, e si propone come un’opportunità di crescita per gli studenti, ma anche per l’intera comunità del territorio – spiegano i promotori dell’iniziativa – In un tempo segnato da inquietudini e fratture crediamo che ogni gesto capace di generare Bellezza sia già, in sé, una forma di rinascita».
E’ possibile prenotare il proprio biglietto gratuito nella fascia oraria desiderata sul sito dedicato alla mostra
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