AREU in azione sulla pista di ghiaccio: simulazione di soccorso sportivo in vista di Milano Cortina 2026
Due simulazioni in piazza Città di Lombardia hanno mostrato al pubblico le manovre d’emergenza in caso di trauma e arresto cardiaco durante eventi sportivi su ghiaccio
Una simulazione realistica, pensata per prepararsi alle emergenze che possono verificarsi durante una competizione sportiva sul ghiaccio. È quella messa in scena il 1° dicembre sulla pista 02ice di Piazza Città di Lombardia, dove medici, infermieri e soccorritori dell’AREU Lombardia hanno mostrato al pubblico le procedure di primo soccorso in ambito sportivo, in preparazione ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
L’iniziativa si è svolta a margine della prima giornata del Congresso nazionale Siems ed è stata l’occasione per far conoscere da vicino il lavoro svolto dalle squadre di emergenza sanitaria sul campo di gara, in particolare nei contesti sportivi più complessi come le discipline su ghiaccio.
Le squadre FOP: soccorsi direttamente sul campo di gara
«Le procedure che mettiamo in atto – ha spiegato Stefano Sironi, direttore della Struttura di Formazione di AREU – hanno lo scopo di garantire il più rapido intervento possibile». Tutto inizia con una richiesta di intervento da parte del direttore di gara o dell’arbitro, seguita da una prima valutazione condivisa con il medico della squadra. Se necessario, viene autorizzato l’ingresso delle squadre FOP (Field of Play), team appositamente formati per intervenire direttamente sul campo di gara, composti da medici, infermieri e soccorritori con diverse configurazioni operative.
Fuori dall’area di gioco è sempre operativa una Medical Station, dotata di medico rianimatore, infermiere e soccorritore, pronta ad accogliere e gestire le fasi successive del soccorso avanzato.
Due scenari simulati: trauma da impatto e arresto cardiaco
Durante l’esercitazione, sono stati presentati due scenari realistici: un infortunio da impatto durante una partita di hockey su ghiaccio, con l’intervento sul campo delle squadre FOP e successivo trasporto alla Medical Station per approfondimenti; un caso di arresto cardiaco dell’atleta, con l’attivazione immediata delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, uso del defibrillatore e intubazione sul posto, seguiti dal trasferimento verso un ospedale di riferimento.
«Il sistema di emergenza – ha aggiunto Sironi – si attiva già durante le prime fasi dell’intervento per garantire il trasferimento rapido del paziente verso uno degli ospedali olimpici».
Formazione e standard internazionali per eventi globali
La simulazione rientra nel piano di preparazione sanitaria che AREU sta implementando in vista di Milano Cortina 2026, con l’obiettivo di assicurare standard internazionali di sicurezza e assistenza medica durante i grandi eventi sportivi. Il pubblico presente ha potuto osservare in diretta ogni fase dell’intervento, comprendendo meglio il coordinamento e la competenza richiesti in situazioni d’emergenza.
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