Campania, Gianfranco Librandi non eletto: 8.185 preferenze per l’ex deputato di Saronno
L’esponente saronnese si era candidato con Forza Italia alle elezioni regionali campane, ma non entra in Consiglio regionale
8.185 preferenze: è questo il risultato ottenuto da Gianfranco Librandi, ex deputato originario di Saronno, candidato alle elezioni regionali in Campania con Forza Italia. Un buon risultato personale, ma non sufficiente a garantirgli l’elezione in un contesto elettorale molto competitivo.
Nella lista regionale di Forza Italia – che ha ottenuto il 9% delle preferenze complessive – sono stati eletti solo i primi due candidati per numero di voti. Librandi si è classificato quarto tra i candidati, dietro a Massimo Pelliccia (16.515), Assunta Panico (12.911) e Francesco Cascone (12.048).
Classe 1954, imprenditore di successo (ha fondato la Tci, azienda leader mondiale nella produzione di componenti elettronici per l’illuminazione) ed ex parlamentare dal 2013 al 2022, Librandi è tornato alla politica attiva con Forza Italia, dopo un lungo percorso che lo ha visto passare da Scelta Civica al Partito Democratico e infine a Italia Viva. Negli ultimi mesi era stato nominato vicecoordinatore regionale di Forza Italia in Campania, consolidando così un nuovo radicamento politico nel Mezzogiorno.
La candidatura alle regionali rappresentava il primo test elettorale campano per l’ex deputato lombardo, cresciuto nel Saronnese, ma con origini familiari proprio nel Sud: padre calabrese e madre romagnola. Sulla sua vita e sulle sue origini ha prodotto una trilogia andata in onda (con poco successo) su Amazon.
Librandi ha alle spalle una lunga militanza parlamentare: due legislature alla Camera, incarichi nei gruppi centristi e riformisti, una breve esperienza nel gruppo misto e infine l’adesione a Italia Viva nel 2019. Nel 2022 aveva tentato il ritorno con la lista Stati Uniti d’Europa, ma senza successo.
Oggi, nel 2025, con il rientro ufficiale in Forza Italia e l’ingresso nella struttura organizzativa del partito in Campania, sembrava pronto a scrivere un nuovo capitolo politico. Il risultato, però, lo tiene fuori dal Consiglio regionale.
La storia politica di Librandi
Nel 2004 venne eletto in consiglio comunale tra le liste di Forza Italia a sostegno del candidato sindaco di centro-destra Pierluigi Gilli, nel 2009 fonda il movimento politico “Unione Italiana”, di cui diventa segretario. Nel 2011 inizialmente si candida a sindaco di Milano, ma poi rinuncia per appoggiare la sindaca uscente di centro-destra Letizia Moratti (122 preferenze, non eletto).
Nel 2013 aderisce a Scelta Civica per l’Italia del premier uscente Mario Monti, di cui diventa responsabile finanziario e membro del coordinamento politico: si candida alle elezioni regionali in Lombardia, nel collegio di Milano e alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Lombardia 1 in terza posizione: viene eletto deputato, ma non come consigliere regionale della Lombardia, ottenendo solo 393 preferenze.
Nel 2016 dà vita al movimento Civici e Innovatori e confluisce nel gruppo misto. Nel 2017 aderisce al Partito Democratico aderendo al relativo gruppo parlamentare, con cui alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato alla Camera, tra le sue liste nel collegio plurinominale Lombardia 1 – 02, venendo rieletto deputato.
Alle regionali in Lombardia del 2018 Librandi lancia la lista “Obiettivo Lombardia per le Autonomie” a sostegno di Giorgio Gori candidato presidente, ma nel 2019 lascia il PD e aderisce a Italia Viva, partito fondato da Matteo Renzi. Alle elezioni amministrative del 2021 a Milano è tra i principali promotori della lista “I Riformisti – Lavoriamo per Milano con Sala”. Nel 2022 dà vita all’associazione L’Italia C’è; si candida alla Camera nelle liste plurinominali di +Europa, che non supererà la soglia di sbarramento, e nel collegio uninominale Lombardia 1 – 08 per la coalizione di centro-sinistra, dove con il 36,26% viene sconfitto da Cristina Rossello, coordinatrice milanese di Forza Italia, che viene eletta con il 37,01% dei voti, 1400 in più di Librandi.
Nel 2023 L’Italia C’è aderisce al Partito Democratico Europeo, mentre alle elezioni europee del 2024 aderisce alla lista Stati Uniti d’Europa promossa insieme a Italia Viva, +Europa, PSI, LibDem Europei e Radicali Italiani, dove Librandi è candidato in seconda posizione nella circoscrizione nord-occidentale: con circa 4.500 preferenze si piazza quinto, ma la lista non supera la soglia di sbarramento.
Nel 2024 Librandi, insieme a L’Italia C’è, confluisce in Forza Italia ed è nominato vice-coordinatore regionale del partito in Campania.
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