Niguarda, 40 anni fa il primo trapianto di cuore in Lombardia: un convegno celebra un’eccellenza della sanità
Dal primo intervento del 1985 al trapianto di cuore artificiale del 2024, il Niguarda si conferma polo d’eccellenza nella cardiochirurgia. Oggi a Milano un conbvegno con Attilio Fontana e
Era il 23 novembre 1985 quando all’Ospedale Niguarda di Milano veniva eseguito il primo trapianto di cuore in Lombardia. Quarant’anni dopo, Regione Lombardia ha celebrato questo traguardo con un convegno nell’Aula Magna dell’ospedale, alla presenza del presidente Attilio Fontana, dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso, del direttore generale dell’ASST Niguarda Alberto Zoli e del cardiochirurgo Claudio Russo, direttore della Struttura Complessa di Cardiochirurgia e Trapianto di Cuore.
«Sono 40 anni di progresso scientifico, innovazione tecnologica e dedizione clinica – ha detto Fontana – La trapiantologia è uno dei settori in cui si vede chiaramente l’impatto della logistica, della chirurgia e dell’organizzazione sanitaria. Un settore che richiede centri di eccellenza: e Niguarda lo è a pieno titolo».
Il presidente ha sottolineato come la rete sanitaria lombarda abbia favorito, in questi anni, la cooperazione tra strutture e professionisti, valorizzando le competenze e garantendo l’accesso a tecnologie all’avanguardia. «La cardiochirurgia lombarda – ha aggiunto – continua a dare contributi straordinari a livello nazionale e internazionale».
Tra i successi più recenti, Fontana ha ricordato il trapianto di cuore artificiale realizzato nel 2024 a Niguarda, reso possibile grazie alla sinergia tra chirurghi, tecnologie d’avanguardia e sistemi di trasporto organi altamente performanti.
«Il successo della trapiantologia – ha affermato l’assessore Bertolaso – non è merito di un singolo chirurgo, ma frutto di un lavoro corale che coinvolge centinaia di professionisti: equipe mediche, logistica, personale dedicato al trasporto degli organi e, non ultimi, i volontari che sensibilizzano la popolazione sulla donazione».
Bertolaso ha definito la rete trapiantologica lombarda un modello ancora attuale, capace di innovare e rispondere alle sfide cliniche con tempestività e qualità.
Il convegno ha rappresentato un’occasione per fare il punto su un percorso lungo quattro decenni, che ha fatto della Lombardia una delle regioni leader nella cardiochirurgia e nella trapiantologia.
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