Il Consiglio comunale di Tradate ricorda l’ex sindaco Ferdinando Lucioni
Durante la seduta del 17 novembre, l’aula consiliare ha dedicato un omaggio all’ex scomparso nei giorni scorsi con un minuto di silenzio e il ricordo di maggioranza e opposizione.
Durante la seduta del Consiglio comunale di Tradate di venerdì 17 novembre, è stato dedicato un momento di ricordo all’ex sindaco Ferdinando Lucioni, scomparso nei giorni scorsi all’età di 86 anni. Un minuto di silenzio per onorarne la memoria poi gli interventi di chi, tra le file di maggioranza e opposizione, ha avuto modo di conoscerlo da vicino.
Laura Cavalotti: «Un punto di riferimento, rispettoso e sempre presente»
Laura Cavalotti, ex sindaca e funzionaria comunale durante gli anni di amministrazione di Lucioni, oggi consigliera di opposizione, ha portato il suo ricordo personale e professionale: «Ho avuto l’onore e il privilegio di lavorare accanto al dottor Lucioni durante il suo mandato. Era una persona che univa, aperta all’ascolto, rispettosa, e sempre orientata al dialogo. Ha messo a disposizione della città tutte le sue competenze, a partire da quelle mediche, ma soprattutto la sua presenza costante e il suo modo di lavorare con spirito di collaborazione».
L’ex sindaca ha sottolineato l’importanza che Lucioni ha avuto anche nel periodo successivo alla sua amministrazione: «Mi è mancato molto come figura di riferimento. Quando ero sindaca, lo trovavo sempre disponibile, attento in particolare alle questioni legate all’ospedale. Insieme avevamo collaborato a incontri per far conoscere i servizi ospedalieri alla cittadinanza. Da lui ho imparato molto. Quel suo stile, fatto di rispetto ed educazione, lo rimpiangono in molti: mi auguro possa continuare a vivere in quest’aula».
Stefano Candiani: «Un uomo semplice, con il senso delle istituzioni»
È seguito poi l’intervento del deputato leghista ed ex sindaco Stefano Candiani, che ha ripercorso il suo primo incontro con Lucioni, allora sindaco, in occasione di una iniziativa di beneficenza: «Ricordo bene quella giornata, ero giovanissimo e lui mi accolse con semplicità e grande signorilità. Era una figura importante, ma non faceva pesare il suo ruolo. Questo è un tratto distintivo delle persone che sanno davvero cosa significa ricoprire una carica pubblica».
Candiani ha anche ricordato la conclusione difficile del mandato di Lucioni, parlando con rispetto del modo in cui l’ex sindaco affrontò quel passaggio: «Probabilmente non accettò mai fino in fondo ciò che accadde, perché non era una sua responsabilità, ma la portò sulle spalle fino all’ultimo. Non si rese conto, allora, che Tradate non stava solo cambiando sindaco: stava cambiando epoca. Anni dopo, quando toccò a me diventare sindaco, ricevetti da lui una lettera di sostegno che ancora conservo con gratitudine. Era un uomo vero, e io sono ancora oggi riconoscente per quella vicinanza».
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