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Condannati a 5 anni per il tentato omicidio di una prostituta: un agguato per il controllo della piazza di spaccio a Tradate

La vittima aveva avuto una discussione con due uomini vicini a un gruppo di pusher che gestiva lo spaccio di stupefacenti nella zona. Venne colpita da un proiettile

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Il Gup del Tribunale di Varese ha condannato a cinque anni di reclusione con rito abbreviato uno dei due imputati di tentato omicidio in concorso, e ha disposto l’applicazione sempre di 5 anni per il complice: sono accusati di aver sparato ad una prostituta nei boschi di Tradate nell’aprile dello scorso anno.

L’episodio risale al 7 aprile 2024 quando una donna nigeriana, che occasionalmente si prostituiva nell’area boschiva di Tradate, fu ferita con un colpo d’arma da fuoco all’addome. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il movente sarebbe stato il controllo della piazza di spaccio.

La vittima aveva avuto una discussione con due uomini italiani, vicini a un gruppo di pusher magrebini che gestivano lo spaccio di stupefacenti nella zona. Infastiditi dalla presenza della donna, i due italiani si rivolsero ai loro complici, che la minacciarono di morte intimandole di andarsene. Poco dopo, mentre la donna stava salendo sull’auto di un cliente, venne colpita da un proiettile.

Nonostante la gravità della ferita, la vittima riuscì a chiedere aiuto a una connazionale, presente poco distante. Le due donne videro i due italiani ripulire il terreno, probabilmente per cancellare le tracce di sangue. L’automobilista di passaggio trasportò la ferita all’ospedale di Tradate, dove fu sottoposta a un delicato intervento chirurgico.

Le indagini dei Carabinieri della Tenenza di Tradate, coordinate dalla Procura della Repubblica di Varese, portarono all’esecuzione di tre misure cautelari: due in carcere e una con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, tutte per tentato omicidio in concorso.

Una lite per il controllo della piazza di spaccio, così è stata ferita la donna nigeriana nei boschi di Tradate

In particolare, il provvedimento restrittivo colpì un 22enne marocchino, irregolare sul territorio, ritenuto l’esecutore materiale del ferimento. I due italiani, un 30enne e un 28enne senza fissa dimora e legati al mondo dello spaccio, furono anch’essi raggiunti da misure cautelari: custodia in carcere per il primo e obbligo di firma per il secondo.

La decisione del giudice riguarda un 22 enne e un 28 enne, uno di nazionalità marocchina e uno italiano: il Gup ha disposto anche multe di 18mila e 24mila euro.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 04 Novembre 2025
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