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“Lettera alla mia felicità”: da Tradate prende il volo la settima edizione del Premio Letterario La Rondine

Nel segno del volontariato, della scrittura e dell’arte, gli studenti del Liceo Curie protagonisti del lancio del concorso 2025

Generico 13 Oct 2025

Un’aula magna gremita e attenta ha accolto, nella mattinata del 14 ottobre, la presentazione ufficiale della settima edizione del Premio Letterario La Rondine, il concorso che promuove la scrittura tra i giovani e che quest’anno prende il via da Tradate, nel cuore del Liceo Scientifico Statale “Marie Curie”. Il tema scelto per il 2025 è di quelli che interrogano l’anima: “Lettera alla mia felicità”.

L’evento si è inserito nel progetto di educazione civica “Ho tempo per te”, guidato dalla prof.ssa Raffaella Ganna con tre classi dell’istituto, per avvicinare gli studenti al mondo del volontariato, non solo come gesto di solidarietà, ma come esperienza formativa, anche in vista del futuro lavorativo.

Tra gli ospiti d’onore, Maria Chiara Fucci, vincitrice della scorsa edizione nella sezione giovani “Rondini”, che ha letto con emozione la sua intensa “Lettera contro la guerra”, omaggiata da un lungo applauso.

A raccontare il cuore e la storia del Premio, la presidente dell’Associazione La Rondine, Aleksandra Damnjanovic, che ha ripercorso le tappe di un’iniziativa cresciuta con passione e ostinazione, pur dovendo affrontare uno stop forzato durante la pandemia. “Questo Premio nasce per ascoltare i giovani. Hanno bisogno di essere riconosciuti, sostenuti, incoraggiati nella loro capacità di esprimersi”, ha spiegato. Ha poi ringraziato insegnanti, studenti e volontari per il sostegno continuo e generoso.

A seguire è intervenuta Susanna Primavera, psicologa e grafologa, parte della giuria e dello staff organizzativo, ideatrice del Metodo Primavera, pensato per valorizzare la scrittura a mano anche nella prevenzione dei disturbi dell’apprendimento. “Scrivere a mano attiva le aree cerebrali più profonde dell’intelligenza. La calligrafia è personale, autentica, viva. È un ponte tra mente e cuore”, ha detto, coinvolgendo i ragazzi in una riflessione sulla felicità come ricerca interiore e dono condiviso, anche attraverso il volontariato.

Non è mancato l’intervento del maestro Eduardo Brocca Toletti, scultore cremenaghese, membro della giuria artistica e artista poliedrico, che ha mostrato come il legno, la scultura e le forme curve delle sue opere – in particolare la sfera – possano diventare veicoli di valori e visioni in un mondo segnato da contraddizioni e guerre. “L’arte è uno strumento di pace, e ogni forma è un messaggio”, ha affermato. La sua iconica figura di Pinocchio, rappresentata in svariate versioni, accompagna da anni i suoi progetti nelle scuole.

A concludere la mattinata, l’intervento commosso della signora Giovanna Canu, da anni attiva nel sociale, che ha sottolineato l’emozione provata nel vedere tanti giovani ascoltare, riflettere e partecipare con attenzione.

Generico 13 Oct 2025

Più che una conferenza stampa, è stata una mattinata di ascolto e scambio sincero, in cui scrittura, volontariato e arte si sono intrecciati, dimostrando ancora una volta che la cultura – quando parte dai giovani – sa volare alto. Come una rondine.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 15 Ottobre 2025
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