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Lombardia, via libera alla legge che tutela i “prati stabili”

Il Consiglio regionale ha approvato una legge per la tutela di questi ecosistemi agricoli di pregio, fulcro della biodiversità della pianura lombarda

Prato fiorino Plis dei Mulini

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a maggioranza una legge che punta a valorizzare e tutelare i “prati stabili”, ecosistemi agricoli di pregio e fulcro della biodiversità della pianura lombarda. Il provvedimento riconosce il valore storico e culturale di queste aree, fondamentali per la filiera agroalimentare e per l’identità del territorio.

La norma istituisce una Consulta che riunirà istituzioni, associazioni, mondo agricolo, scuole e università con il compito di coordinare le iniziative e vigilare sull’attuazione della legge. Prevede inoltre la creazione di una “Giornata regionale” dedicata ai prati stabili, che si terrà ogni maggio in coincidenza con la Festa del Maggengo, tradizionalmente legata al primo sfalcio del fieno.

«Con questo provvedimento – ha dichiarato Paola Bulbarelli (Fratelli d’Italia) – riconosciamo lo straordinario valore del paesaggio della pianura lombarda, con la sua storia legata all’intervento dell’uomo nel corso dei secoli. La legge promuoverà sinergie con il mondo produttivo e quello scolastico, rappresentando un investimento sulla qualità del nostro cibo e sulla bellezza del nostro paesaggio».

Cosa sono i “prati stabili”

I prati stabili sono superfici agricole che non vengono dissodate per lunghi periodi – anche fino a cent’anni – e che mantengono una coltivazione spontanea priva di diserbanti e antiparassitari. Sono gestiti con tecniche tradizionali come sfalcio, irrigazione e concimazione organica, e ospitano specie erbacee diversificate che conferiscono al fieno e ai prodotti lattiero-caseari aromi distintivi.

La provincia di Mantova è il cuore di questo sistema, con oltre 7 mila ettari dei 30 mila complessivi lombardi, in gran parte compresi nel Parco del Mincio. Seguono i territori della Bassa Cremonese, Lodi, Milano, Brescia e Bergamo.

Dibattito e stanziamenti

Per il 2025 sono stati stanziati 100 mila euro destinati a comunicazione e sensibilizzazione, mentre i finanziamenti per gli anni successivi saranno definiti in sede di bilancio.

Durante il dibattito, Marco Carra (Pd) ha criticato la legge definendola “debole e poco calata nella realtà”, mentre Alessandra Cappellari e Giovanni Malanchini (Lega) hanno sottolineato il valore ecologico e identitario dei prati stabili. Paola Pollini (Movimento 5 Stelle) ha lamentato l’assenza di un divieto per impianti fotovoltaici su questi terreni.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 25 Luglio 2025
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