L’antica cassapanca del Santuario di Saronno svela incendi sconosciuti e apre una finestra sul ‘500
Venerdì sera tante persone hanno accolto l'invito per la serata di presentazione del restauro della cassapanca del settecento custodita in sacrestia che si è rivelata interessante e ricca di curiosità, impreziosita da un concerto per organo e tromba che ha entusiasmato i presenti
Grande successo venerdì sera per l’evento di restituzione al Santuario e ai saronnesi della cassapanca del Settecento custodita nella sacrestia del Santuario Beata Vergine dei Miracoli di Saronno. Tantissime persone hanno accolto l’invito per una serata che si è rivelata interessante e ricca di curiosità, impreziosita da un concerto per organo e tromba che ha entusiasmato i presenti.
A condurre la serata l’architetto Carlo Mariani che ha coordinato tutto il progetto, finanziato della BCC di Barlassina – Credito Cooperativo Italiano. «Sono davvero soddisfatto della partecipazione e della curiosità delle tante persone intervenute alla presentazione di questo intervento di restauro – dice Mariani – Così come sono contento di vedere concluso con un risultato così apprezzabile il restauro della cassapanca settecentesca. Si tratta di un manufatto di grande valore che non è sempre visibile ai visitatori del Santuario, perché è nella sacrestia, e questo aggiunge ulteriore valore alla donazione della banca, perché è stato sostenuto un intervento in base non tanto alla visibilità dell’opera, quanto al suo valore intrinseco».
L’architetto Mariani racconta anche di una “finestra” sul ‘500 scoperta e studiata nel corso del restauro: «Dietro alla cassapanca, quando l’abbiamo rimossa, abbiamo trovato un’ampia porzione dell’intonaco originario del ‘500, sfuggito alle ripetute imbiancature della sacrestia. Una scoperta preziosa dal punto di vista dello studio dei materiali, che abbiamo studiato attraverso una stratigrafia eseguita dalla restauratrice Laura Scarpato e abbiamo poi deciso di lasciare così come l’abbiamo trovato, perché è una testimonianza importante».
L’intervento eseguito sulla cassapanca è stato illustrato da Agostino Alloro, esperto restauratore di Gallarate specializzato nel restauro ligneo: «Abbiamo spiegato tutto l’intervento, suscitando molto interesse, tanto che durante la successiva visita alla sacrestia per vedere la cassapanca mi sono state fatte tantissime domande, anche molto tecniche. E’ stato interessante per il pubblico seguire anche con la videoproiezione le fasi del restauro. Un intervento non facile, sia per le dimensioni dell’opera, lunga quasi 7 metri, quindi difficile da maneggiare e trasportare, sia perché alcune parti erano veramente degradate, più del previsto».
Nella fase di studio preliminare, ispezionando la cassapanca Agostino Alloro ha anche scoperto tracce di incendi che hanno danneggiato il legno, incendi di cui non si hanno però notizie storiche: «Una parte del manufatto era stata rifatta proprio perché danneggiata dal fuoco con un restauro avvenuto tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, con un’integrazione della parte danneggiata che mostrava ancora i segni del fuoco».
Nella foto l’architetto Carlo Mariani e il restauratore Agostino Alloro con due collaboratori)L’intervento, durato quasi 4 mesi, è iniziato con un trattamento disinfestante, seguito dal consolidamento delle parti friabili e dalla revisione statica della struttura. Dove era necessario sono state incollate alcune parti e integrate alcune “lacune” e parti mancanti sia con legno massello che una miscela di resina epossidica miscelata con segatura di essenza dello stesso legno usato nel Settecento. Una volta riportata in sacrestia la cassapanca settecentesca è stata lucidata con gommalacca e cera d’api.
La seconda parte della serata è stata dedicata alla musica, con un suggestivo concerto con Giulio Mercati all’organo e Sébastien Galley alla tromba, con musiche di Händel, Bach ,Giuseppe Verdi e Alessandro Marcello che ha raccolto un consenso entusiasta e molti applausi, tanto che i due musicisti hanno concesso un bis. Poi tutti in sacrestia, a vedere dal vivo la preziosa cassapanca tornata alla sua bellezza originaria.
La cassapanca restaurata e un concerto di tromba e organo: appuntamento al Santuario di Saronno
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