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Pietro Vanzulli: “La Tradate futura è una città viva che sappia esprimere le sue potenzialità e scommettere sui giovani”

Il candidato sindaco sostenuto dalla coalizione che vede insieme Tradate Futura, il Partito democratico e Partecipare sempre si appresta a chiudere la campagna elettorale e ribadisce i punti centrali del programma con cui si propone di dare una svolta al governo della città

Tradate - Elezioni 2024 Pietro Vanzulli

Ultime ore di campagna elettorale per Pietro Vanzulli che con Tradate Futura ha lanciato la sfida al centro-destra a trazione leghista che da 30 anni governa la città con l’unica parentesi, nel 2012, dell’amministrazione di Laura Cavalotti.

Sfida ardua, senza dubbio, ma Vanzulli – alla guida di una coalizione che vede insieme la sua lista Tradate Futura, il Partito democratico e la lista civica Partecipare sempre – non si è risparmiato in questi mesi per proporre la sua visione di Tradate e convincere i cittadini a sostenerlo, con il supporto di una squadra che che è stata determinante: «Se un anno fa qualcuno mi avesse detto che a giugno 2024 mi sarei ritrovato candidato alle elezioni amministrative della città in cui vivo da 46 anni non gli avrei creduto, ma questa esperienza mi ha arricchito moltissimo. In questi sei mesi ho incontrato persone che mi hanno fatto riscoprire la bellezza dell’impegno sociale, la fede negli ideali, la serietà. Non solo i candidati della mia lista, che ringrazio con tutto il cuore, ma anche quelli di Partecipare sempre e del Pd di Tradate, nonché tutti coloro che, in molti modi, mi hanno manifestato il loro affetto».

Avvocato specializzato in diritto arbitrale e abilitato alla gestione della crisi di impresa, Vanzulli è attivo nel mondo del volontariato al Centro Allodola, all’Aquilone, alla Nostra Famiglia e alla Caritas, nonché, più di recente, come consigliere di amministrazione della Fondazione Carlo Saporiti. « Un impegni civile – dice – che ho vissuto come un modo per restituire alla mia comunità una parte di quello che ho ricevuto e che per me è stato importante anche per recuperare il contatto con le persone che, durante gli anni della pandemia, si è andato affievolendo».

La scelta di scendere in campo nasce da da questo impegno e dalla convinzione che Tradate meriti di “volare più in alto”: «Tradate è una città con grandi potenzialità, in larga parte inespresse – spiega – Occorre puntare sui giovani, specialmente nella fascia dai 14 ai 25 anni, creando degli spazi per lo studio, per il co-working e per l’aggregazione, oggi insufficienti. Manca un ITS che possa fornire alle imprese attive sul territorio, specialmente nel settore chimico-plastico, personale specializzato. C’è poca attenzione per le fragilità (le barriere architettoniche sono ancora troppe, non c’è un parco giochi inclusivo né un servizio navetta stabile), mancano un’area cani e un centro anziani alle Ceppine, ci sono troppi immobili comunali inutilizzati, molti dei quali in pessime condizioni manutentive. La viabilità dovrebbe essere razionalizzata e migliorati il servizio di raccolta rifiuti e la manutenzione delle infrastrutture. Centri storici e rioni sono abbandonati a sé stessi e poco valorizzati, il che ha condotto, negli anni, alla progressiva chiusura di molte attività commerciali».

Una Tradate, dunque, più attenta ai suoi cittadini, ai giovani, alle fragilità ma anche alle famiglie: «Per quanto riguarda le famiglie, credo si debbano creare attrattive nei centri storici (feste, spettacoli e iniziative con il coinvolgimento dei commercianti), migliorare i parchi cittadini esistenti e crearne di nuovi, inclusivi, nelle aree verdi attualmente inutilizzate (ad esempio all’ex Lesa e alle Ceppine). Servirebbero una ludoteca, uno spazio immersivo per esperienze sensoriali e un servizio di pre-scuola, una rete di percorsi ciclabili e pedonali più estesa e sicura, e bisognerebbe ripristinare il servizio Pedibus per i bambini».

Tra i temi centrali nella campagna elettorale del candidato di Tradate Futura anche ambiente e  sicurezza: «Tradate è sempre stata una città verde. Le piantumazioni urbane vanno tutelate, se possibile evitando abbattimenti ingiustificati, capitozzature e potature drastiche; occorre favorire la messa a sedime di nuovi alberi e va valorizzato l’enorme polmone del Parco Pineta, con l’Osservatorio, realizzando un collegamento, possibilmente mezzi con elettrici, tra le stazioni e il parcheggio di via Ai Ronchi. Per fronteggiare l’aumento della microcriminalità, dei furti, dei reati ambientali e collegati al traffico di sostanze stupefacenti e alla prostituzione occorre incrementare i controlli in sinergia con le autorità preposte e i Comuni vicini, ripristinare il controllo di vicinato e supportare la Protezione civile e il gruppo dei Vigili del fuoco. Deve essere aumentato l’organico della Polizia locale, eventualmente mediante la stipula di Convenzioni di collaborazione e vanno installate nuove telecamere nei luoghi sensibili. Infine la città deve dare alla Tenenza dei Carabinieri una nuova caserma, di cui si parla senza costrutto da ormai troppi anni».

Tanti e importanti i progetti, ma quali sono gli interventi prioritari nel programma per Pietro Vanzulli? «Lo sfruttamento selvaggio del territorio comunale avvenuto negli anni passati non lascia grandi margini alla pianificazione urbanistica. Gli interventi che ritengo prioritari sono, nell’ordine, la costruzione di una palestra per la scuola media Galileo Galilei, la ristrutturazione di Villa Inzoli, dell’area ex Crocifisso e dell’ex Circolo di Abbiate, dove potrebbero essere realizzati gli spazi di cui abbiamo bisogno».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 06 Giugno 2024
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