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“Io ero il milanese” una storia di redenzione e rinascita al Castello di Masnago

ll libro che racconta la storia di Lorenzo S. sarà presentato oggi alle 18 e 15 al Castello di Masnago. Interverrà l'autore Mauro Pescio

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Io ero il milanese” (Mondadori), la storia di Lorenzo S. raccontata dall’autore e podcaster Mauro Pescio, è una storia potente, in grado di interrogare nel profondo ognuno di noi. È la storia vera di redenzione e rinascita di un uomo che a un certo punto della sua vita, dopo aver fatto tante scelte sbagliate e pagato un conto salatissimo alla giustizia, ha messo la parola fine al suo percorso criminale, assumendosi tutte le responsabilità anche sul piano umano.
Per i reati commessi Lorenzo ha passato gran parte della sua esistenza in carcere. Aveva appena dieci giorni quando tra le braccia della madre varcava per la prima volta il portone del penitenziario di San Vittore. Ad attenderli nella sala colloqui c’era il padre, detenuto. Ne aveva quattordici quando venne arrestato e condannato. Era la sua prima rapina, ma il giudice minorile non gli concesse gli arresti domiciliari e nessuna attenuante perché proveniva da una famiglia ad alto potenziale criminale.

Quella di Lorenzo è una storia di costellazioni famigliari, solo in apparenza ineluttabili, e di incontri determinanti per la sua rinascita. Dopo una vita da fuorilegge e oltre vent’anni passati in una cella, con la prospettiva di una pena in scadenza ben oltre il 2030, è la sua consapevolezza a fargli intraprendere un nuovo cammino, stimolata da alcune persone, quelle “giuste” che arrivano al “momento giusto”.
Incontri con uomini e donne, ciascuno nel proprio ruolo, che aiuteranno Lorenzo a ritrovare la libertà fisica e a dare un senso alla propria esistenza. Avvocati d’ufficio, giudici di sorveglianza, mediatori penali e volontari che non hanno smarrito l’umanità, la fiducia e la speranza nel prossimo, nonostante la quotidianità pesante vissuta nel lavoro con i detenuti e nella relazione con il carcere.
Molto spesso le istituzioni, che non sono frequentate solo da indolenti burocrati, mostrano il loro lato migliore grazie a queste persone che senza retorica si possono definire “perbene“. Ne citiamo una per tutte: Ornella Favero, “la leonessa”, direttore di “Ristretti orizzonti“, il giornale che dà voce ai detenuti realizzato all’interno del carcere “Due palazzi” di Padova. Senza quella redazione e senza quel giornale oggi non saremmo qui a parlare di questa storia.
Una menzione speciale va a Mauro Pescio che insieme a Lorenzo S. ha realizzato il libro e il podcast “Io ero il milanese”. Lui si è preso l’impegno di raccontare questa storia in tutte le forme possibili. Un impegno che ha svolto fino ad oggi con bravura, grazie al suo talento cristallino di narratore, e puntualità. Forse consapevole che la vera difficoltà non sta nel raccontare una storia ma nel lasciarne una traccia.

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Il libro “Io ero il milanese” verrà presentato venerdì 12 maggio alle ore 18 e 15 al Castello di Masnago a Varese. Interverranno l’autore Mauro Pescio e il giornalista Michele Mancino.

In carcere usavo solo cento parole

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it
Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.
Pubblicato il 12 Maggio 2023
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