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Una bicicletta bianca tra Saronno e Rovello Porro per ricordare i ciclisti vittime della strada

Il posizionamento questa mattina, alla presenza degli amministratori comunali e dei famigliari delle due vittime Paola Greselin e Simone Vavassori. I due Comuni al lavoro per una pista ciclopedonale

Posizionata la ghost bike tra Saronno e Rovello Porro per ricordare i ciclisti vittime della strada

Partecipazione e commozione questa mattina tra Saronno e Rovello Porro, in via Como, lungo la strada provincia 31, per il posizionamento della ghost bike a memoria di Paola Greselin e Simone Vavassori, uccisi proprio in quel tratto di strada dopo essere stati investiti mentre si trovavano in sella alla propria bicicletta.

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Paola Greselin, residente a Saronno, era una storica dipendente del Comune di Rovello Porro, una persona conosciuta per la sua disponibilità e attenzione verso il prossimo che è morta lo scorso gennaio, a 62 anni, dopo essere stata investita mentre si stava recando in bicicletta al lavoro. Così Simone Vavassori, 15enne di Ceriano Laghetto, morto su quel tratto di strada nell’ottobre 2020.

La ghost bike, così chiamata in gergo, è quindi un simbolo per fare memoria dei ciclisti vittime della strada, ma anche un monito per i passanti di ciò che non dovrebbe più accadere. Presenti all’evento i famigliari delle due vittime, il sindaco di Rovello Porro Marco Volonté, quello di Saronno Augusto Airoldi insieme agli assessori Franco Casali e Francesca Pozzoli.

«Non è stato un ritrovo festoso quello di questa mattina – commenta il sindaco di Saronno Augusto Airoldi -. Perché non resti solo un momento di commemorazione, è necessario che da questo ritrovo segua qualcosa di concreto. Per questo l’ufficio tecnico del Comune di Saronno insieme a quello di Rovello stanno lavorando insieme a due ipotesi di pista ciclabile in quel tratto di strada».

Non solo infrastrutture che aumentino la sicurezza degli utenti deboli della strada, serve anche un cambio culturale nella popolazione, ha sottolineato il sindaco Airoldi: «Tragedie come questa dovrebbero smuoverci ad un cambiamento di tipo culturale, perché ogni volta che si agisce come amministrazione comunale con interventi sulla viabilità, non si siano fior fior di proteste da parte della cittadinanza».

Lamentiamoci delle stragi sulle strade non solo delle multe

«Il progetto a cui stiamo lavorando prevede due soluzioni di piste ciclabili – spiega il sindaco di Rovello Marco Volontè -. Una non necessità di nessuna autorizzazione da parte della Provincia, l’altra segue il percorso della strada provinciale, quindi sì. Abbiamo già chiesto l’autorizzazione di un tavolo tecnico e ci sarà un incontro metà maggio. Tutto questo per evitare che tragedie come queste possano succedere di nuovo».

Soddisfatti dell’impegno preso dalle due amministrazioni comunali per la costruzione di una nuova pista ciclabile gli esponenti di Fiat Saronno Ciclocittà: «Staremo a vigilare sulla costruzione di un percorso sicuro, per ciclisti e pedoni – dichiara Stefano Giusto, presidente dell’associazione -. Purtroppo sappiamo che questi incidenti continuano accadere, l’ultimo una giovane donna morta l’altro giorno a Milano. È una strage senza fine. Dobbiamo davvero darci delle regole e fare in modo che questo non accada in più».

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Valentina Rizzo
valentina.rizzo@varesenews.it
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Pubblicato il 22 Aprile 2023
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