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Colf a giudizio a Varese per circonvenzione d’incapace: “Spariti 2,3 milioni”

La donna di origini rumene accusata di essersi appropriata di polizze e case. L’anziano di Tardate deceduto due mesi fa. I parenti si costituiscono parte civile

Generico 12 Dec 2022

Lei una “1977“, collaboratrice domestica di origini rumene che danni era al servizio della famiglia. Lui un anziano facoltoso, di quarant’anni più giovane, con un principio di decadimento cognitivo dovuto all’età.

In mezzo beni e proprietà per 2,3 milioni spariti dal patrimonio dell’imprenditore in pensione. I parenti denunciano e mercoledì mattina dinanzi al giudice per l’udienza preliminare di Varese, è arrivata la prima decisione sul caso, il decreto che dispone il rinvio a giudizio dell’imputata che dovrà rispondere del reato di circonvenzione d’incapace per fatti che si trascinano secondo l’accusa dal 2013 ad oggi.

I figli e la moglie dell’anziano, un uomo di Tradate finito secondo le accuse nella rete della colf, si sono costituiti parte civile e sono seguiti dal penalista varesino, avvocato Paolo Bossi, e dal civilista Alessandro Grigoletto con l’obiettivo di risalire, l’uomo alle eventuali responsabilità penali, e l’altro di cercare al contempo la strada per il rientro nell’asse patrimoniale della famiglia. Di cosa stiamo parlando? Una polizza vita intestata alla donna del valore di 500 mila euro, della donazione di una casa di caccia in Romania, dei prelievi di contante per un totale di 600 mila euro oltre all’inserimento nel testamento della casa di Tradate.

Un patrimonio milionario secondo l’accusa incamerato dalla quarantacinquenne difesa dall’avvocato Luca Carignola che in sede di udienza preliminare ha contestato l’insussistenza del reato alla luce di due elementi difensivi ritenuti dal legale importanti perché complementari: l’uomo, come detto nel frattempo deceduto, non è mai stato sentito; e così non è stato possibile indagare quale fosse il vero rapporto fra le parti (contemplando cioè, la possibilità di una cessione patrimoniale frutto di una liberalità e non di un raggiro). Come andrà a finire? Prima udienza dinanzi al giudice monocratico prevista per il 2 maggio (foto pixebay).

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it
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Pubblicato il 14 Dicembre 2022
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