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Il centro islamico di Saronno celebra la festa di fine Ramadan

Sono stati circa 1.300 i fedeli che questa mattina si sono recati al centro religioso di via Grieg per celebrare insieme questo importante momento

Generica 2020

Si è celebrata oggi, lunedì 2 maggio, la festa di fine Ramadan. Anche il centro culturale islamico di Saronno, una delle strutture meglio organizzate della provincia di Varese e che riunisce fedeli dalle province di Varese, Milano, Como e Monza e Brianza, ha festeggiato l’Id al-Fitr, la festa islamica della rottura del digiuno, che quest’anno è iniziato lo scorso 1 aprile.

Erano circa 1.300 i fedeli che questa mattina si sono recati al centro religioso di via Grieg per celebrare insieme questo importante momento.

«La presenza dei fedeli è stata massiccia, anche perché il nostro è un centro che richiama tantissime persone – spiega Saif Eddine Seifubbin Abouabid, uno dei responsabili del centro -. L’abbiamo organizzata alle 7:30 di mattina per cercare di intasare il meno possibile il traffico veicolare. Il tema del sermone dell’Imam è stata la valorizzazione di questa festa da vivere con amici e vicini, essendo da poco usciti da un periodo di pandemia e da un periodo di isolamento. L’Imam ha poi voluto trasmettere i valori della gratitudine verso la città di cui facciamo parte e della nazione italiana, facendo passare il messaggio che concorrere al bene di questa nazione significa concorrere al nostro stesso bene. Il senso di appartenenze e di comunità verso l’Italia è sempre più rimarcato».

«Le nostre religioni ci ricordano che siamo tutti figli di Adamo, che i credenti sono tutti fratelli» ha dichiarato l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nel messaggio inviato alle comunità islamiche presenti in Diocesi per la fine del Ramadan, «occorre fare di questa certezza un motivo di azione per la pace, perché venga arginata la violenza che intacca i cuori anche di coloro che sono lontani dal conflitto in atto. Le nostre religioni ci ricordano che, per fermare l’odio e la guerra, l’arma migliore è la misericordia di Dio».

Il messaggio dell’arcivescovo è stato consegnato da monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale dell’Arcidiocesi di Milano e don Giampiero Alberti, responsabile del Centro Ambrosiano di documentazione per le religioni, al centro islamico saronnese nella giornata di oggi. A portare inoltre i saluti della Comunità pastorale di Saronno il prevosto don Claudio Galimberti.

Sabato 23 aprile il centro religioso di via Grieg aveva aperto le proprie porte ad un migliaio di persone, musulmane e non, per una consumazione comunitaria dell’Iftar, il pasto serale che durante il mese di Ramadan interrompe il digiuno quotidiano.

Un momento particolare che il centro ha condiviso con la cittadinanza saronnese e con diverse autorità locali: erano infatti presenti i sindaci di Saronno e Caronno Pertusella, le autorità politiche, le forze dell’ordine, il prefetto di Varese Salvatore Rosario Pasquariello, i primi cittadini di Turate e Rescaldina, assessori e consiglieri comunali di una quindicina di Comuni limitrofi e il prevosto di Saronno don Claudio Galimberti.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 02 Maggio 2022
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